E' sempre stato un punto di riferimento, un approdo sicuro nel mare periglioso dei problemi da risolvere e delle domande cui dare una risposta. Che il dottore Enzo Bianco, direttore amministrativo della Procura, sia stato tutto questo lo confermano le parole spese questa mattina per lui nel suo ultimo giorno di lavoro. Raggiunti limiti di età è la formula che scrive la parola fine su 41 anni di servizio: dalle preture di Sant'Angelo dei Lombardi e Solopaca a quella di Benevento, prima del passaggio in Procura.
“Ho perso un altro pezzo”, ha esordito, ironicamente, il procuratore facente funzioni Gianfranco Scarfò, mentre il procuratore generale Aldo Policastro, fino a qualche mese fa al vertice dell'ufficio inquirente sannita, lo ha definito un dirigente “colto, umile e capace che rappresenta la storia della Procura”.
Alla presenza del presidente facente funzioni del Tribunale Ennio Ricci, di magistrati, funzionari e dipendenti, e di appartenenti alla polizia giudiziaria, la dottoressa Gabriella Del Gais, a nome dei colleghi, ha letto le righe vergate per ringraziare “il nostro mentore”.
Comprensibilmente emozionato, Bianco si è commosso quando ha ricordato tre colleghi scomparsi, “che oggi avrei voluto qui”, ed ha ricordato di aver lavorato con sei procuratori e di aver visto realizzati più interventi sulla giustizia: dal nuovo Codice alla fine degli anni '80 alla riforma della geografia giudiziaria”. “Lascio con tristezza, mi mancheranno i rapporti instaurati in questi anni”, ha concluso, sommerso da un applauso e dagli abbracci.