Nuovo capitolo nella lunga vicenda giudiziaria legata agli alloggi di housing sociale di via Monsignor Bonaventura Gargiulo. Per le 38 famiglie che da anni occupano gli appartamenti del complesso residenziale torna l’incubo dello sgombero, dopo che il gip del Tribunale di Torre Annunziata, Luisa Crasta, ha ribaltato una precedente decisione favorevole agli assegnatari. Il provvedimento, tuttavia, resta sospeso in attesa di un’eventuale impugnazione in Cassazione.
Una vicenda lunga cinque anni
Il caso nasce nel febbraio 2019, quando la Procura di Torre Annunziata dispose il sequestro dell’intero complesso per presunta lottizzazione abusiva, bloccando la consegna delle chiavi a pochi giorni dall’assegnazione ufficiale. A innescare l’indagine fu un esposto del WWF, che denunciò presunte irregolarità nella realizzazione del progetto, che includeva 53 abitazioni, 67 parcheggi, una palestra e una serra didattica.
Da allora la battaglia legale ha conosciuto numerosi colpi di scena:
- Maggio 2021: il Tribunale del Riesame di Napoli dispone il dissequestro degli immobili, consentendo agli assegnatari di entrare nelle loro abitazioni.
- Novembre 2021: nuova decisione del Riesame che annulla il dissequestro, riportando i sigilli sulle case.
- Marzo 2022: arriva un primo ordine di sgombero per gli inquilini, poi sospeso da un altro gip nel luglio dello stesso anno.
- Marzo 2023: la Cassazione annulla la sospensione dello sgombero, rinviando la questione a un nuovo giudice.
L’ultimo sviluppo è arrivato lo scorso 26 febbraio, quando il gip Crasta ha accolto l’istanza della Procura di Torre Annunziata, confermando l’ordine di sgombero del marzo 2022.
Il giudice: «Buona fede in dubbio, aumento del carico urbanistico»
Nella sua ordinanza, il gip ha messo in discussione la buona fede degli attuali occupanti e ha evidenziato il «significativo incremento del carico urbanistico» causato dall’utilizzo delle unità immobiliari. Tuttavia, l’esecuzione del provvedimento resta sospesa fino alla pronuncia della Corte di Cassazione, nel caso in cui gli assegnatari decidano di impugnare la decisione.
Prossima udienza il 5 marzo
Mentre le famiglie vivono l’ennesima fase di incertezza, il 5 marzo è prevista una nuova udienza presso il Tribunale di Torre Annunziata. La questione resta aperta, con le famiglie che sperano in un ribaltamento della decisione, mentre la Procura insiste sulla necessità di liberare gli immobili. Nel frattempo, il rischio sgombero continua a pesare come una spada di Damocle sui residenti, in attesa dell’ultimo verdetto della Suprema Corte.