Si è svolta oggi, sotto la presidenza del prefetto di Napoli Michele di Bari, una riunione cruciale sulle bonifiche ambientali da realizzare nelle zone a elevata criticità tra Napoli e Caserta. L’incontro ha messo al centro la necessità di accelerare gli interventi su siti particolarmente compromessi, sfruttando le strategie sviluppate dalla task force della Presidenza del Consiglio dei Ministri, già attiva per l’adeguamento delle discariche abusive dopo la condanna dell’Italia in sede europea nel 2014.
Un impegno congiunto tra istituzioni e forze dell’ordine
All’incontro hanno preso parte il vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, il neo Commissario nazionale per la Terra dei Fuochi, generale Giuseppe Vadalà, il questore di Napoli Maurizio Agricola e alti rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il comandante della Regione Carabinieri Forestale "Campania" Ciro Lungo e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Paolo Borrelli. Presenti anche rappresentanti del Ministero della Salute, di Anci Campania e delle Asl locali, nonché esperti dell’Arpac e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.
Risorse e priorità per le bonifiche
Il prefetto di Bari ha evidenziato la necessità di riconsiderare gli interventi di bonifica pubblica nei 90 comuni della Terra dei Fuochi, stabilendo un ordine di priorità per contrastare i maggiori rischi per la salute. Sarà inoltre fondamentale individuare le risorse economiche per questa operazione straordinaria, affiancando alle bonifiche un'azione più incisiva contro chi continua a sversare rifiuti illegalmente.
Prossimi passi e nuove strategie
La Regione Campania ha già avviato un piano per potenziare le risorse tecniche destinate alla bonifica e recuperare siti compromessi da decenni di inquinamento. Parallelamente, proseguiranno le operazioni di contrasto ai roghi tossici e agli sversamenti illegali, in collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni ambientali. L’obiettivo è chiaro: restituire ai cittadini territori più sicuri e salubri, ponendo fine a una crisi ambientale che si trascina da troppi anni.