Benevento

Il pm Licia Fabrizi ne ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di ricettazione di beni culturali, ritenuta infondata dalla difesa perchè quegli stessi beni, appartenenti a privati, non sono stati dichiarati di interesse culturale. La palla è passata ora al gup Pietro Vinetti, che dovrà decidere se spedire a processo, o dichiarare il non luogo a procedere nei confronti di un 76enne di Benevento.

Difeso dall'avvocato Carmine Lombardi, l'uomo è stato chiamato in causa da una indagine dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli che nell'ottobre 2023 è stata scandita dal sequestro di beni, ritenuti provento di delitto, che l'allora 74enne pubblicizzava in rete.

Si tratta, in particolare, di tredici monete di bronzo di interesse archeologico e numismatico, quattro sculture votive in terracotta di piccole dimensioni, una scultura in terracotta raffigurante una statua votiva alta 30 centimetri, ed un volume del 1600 (“Summae Sylvestrinae”) appartenente alla Biblioteca Sant'Antonio del convento di Montecalco Irpino.