Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha commentato con preoccupazione l'arresto di due genitori che hanno sequestrato la loro figlia 19enne a causa del suo orientamento sessuale, paragonando l'incidente alla tragica vicenda di un ragazzo di 16 anni di Poggioreale, picchiato dal padre con una chiave inglese solo per essere gay.
Sannino ha sottolineato l'urgenza di intervenire nelle scuole e nelle famiglie per fermare l'escalation della violenza omotransfobica che sta colpendo giovani in tutta Italia. "La storia di questa giovanissima ragazza, - ha dichiarato -, ricorda la drammatica vicenda del ragazzino di Poggioreale. Occorre agire ora per fermare questa ondata di violenza."
Secondo Sannino, l'omofobia e la transfobia sono il frutto di una subcultura patriarcale e misogina che viene alimentata dalla classe dirigente del Paese e dal Governo, che a suo parere strumentalizzano il crescente odio omotransfobico, spesso alimentato da crociate ideologiche che partono proprio dalle scuole.
Il presidente di Arcigay ha denunciato il grave aumento di aggressioni, insulti, minacce e suicidi tra le persone LGBTQ+, che sembrano ormai diventare un "bollettino di guerra". Sannino ha infine esortato il cambiamento, dichiarando: "Bisogna assolutamente cambiare rotta, lo dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni, più libere e serene".
L'appello di Arcigay ribadisce la necessità di un impegno forte ed efficace contro la violenza omotransfobica, con un focus particolare sull'educazione nelle scuole e il sostegno nelle famiglie, per costruire una società più inclusiva e sicura per tutti.