"Avellino e la sua provincia hanno alcuni punti di forza, sicuramente uno di questi è il contesto agro-zootecnico": così il presidente dell'Associazione Fausto Addesa, direttore generale dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, che ha promosso il convegno "Coltivare il futuro: una proposta per l'Irpinia". Evento aperto dal consigliere comunale di Avellino, Amalio Santoro, con gli interventi di Luigi Frusciante, professore emerito all'Università degli Studi di Napoli Federico II, Filomena Nazzaro, dirigente di ricerca all'Istituto di Scienze dell'Alimentazione CNR-ISA di Avellino, e del giornalista e scrittore, Generoso Picone. Al convegno ha preso parte anche il presidente di Confagricoltura Campania, Fabrizio Marzano.
Limone: "Una produzione intelligente che resista ai cambiamenti climatici"
"Rilanciare questo settore come volano di sviluppo per le aree interne non è un elemento insignificante in un percorso che viene da lontano. Abbiamo investito da anni. Al di là delle prospettive post-sisma, abbiamo capito che quella vocazione, che derivava da un territorio dedicato alla pastorizia, deve ritrovare alcuni aspetti. Oggi, in chiave moderna, vanno letti in modo diverso. - ha aggiunto Limone - Noi subiremo i cambiamenti climatici, la diffusione di malattie da vettore, avremo alcuni e significativi fenomeni di antimicrobico resistenza. Questo scenario impone alcune strategie preventive che sono capaci di prevedere il futuro e di indirizzare le produzioni. Potremo avere anni in cui non ci sarà raccolto. Potremo avere delle grandi difficoltà ambientali: le temperature eccessive, l'assenza delle precipitazioni. Mettere insieme degli enti a carattere scientifico, una vecchia idea dell'associazione Fausto Addesa, con grandi expertise, oggi significa fornire una consulenza di istituzioni pubbliche verso tutti i produttori che ne fanno richiesta. Costruire un processo di questo genere significa mettersi a disposizione del proprio territorio. Oggi ci sono i giovani laureati che per una parte va via con l'altra che eredita le attività delle aziende di famiglia e le vuole portare avanti. Sostenere queste aziende con sforzo e impegno, di fronte alle sfide che ci attendono, è la vera scommessa. Noi siamo al fianco di chi resta e di chi vuole lavorare perché questa è una prospettiva per questa provincia. I giovani che vogliono restare devono avere un aiuto per farlo. Gli enti a carattere scientifico come l'Istituto Zooprofilattico, la facoltà di Enologia, il CNR, sono tutti soggetti che hanno la possibilità di produrre un'attività importante e scientifica, di definire una produzione intelligente che resista ai cambiamenti climatici e che abbia la capacità, con l'intelligenza artificiale e i sensori, di affrontare il futuro. Oggi facciamo il consorzio, li mettiamo insieme. Oggi ci occupiamo delle filiere, chiamiamo le altre istituzioni pubbliche, le mettiamo insieme e cominciamo a fare un lavoro concreto, pratico, al servizio di chi ci sta".