Box olografici, realtà virtuale e percorsi multisensoriali per un viaggio attraverso i secoli in un luogo affascinate oggi moderna sede universitaria.
E' S’ADIM il Sant’Agostino Digital Museum, un percorso museale inaugurato a Benevento dall’Università del Sannio per valorizzare il patrimonio del complesso di Sant’Agostino, antico centro monastico nel cuore della città, in via G. De Nicastro, 13.
Questa mattina la prima visita con le autorità cittadine. “Crediamo che il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, sia una leva importante per lo sviluppo economico e dunque proviamo a dare il nostro contributo”.
E S'ADIM è dunque pronto ad affascinare i suoi visitatori: da sabato 15 marzo sarà aperto al pubblico su prenotazione, con visite gratuite, disponibili ogni sabato e domenica.
“Un percorso museale – ha spiegato il Rettore Gerardo Canfora - che abbiamo costruito all'interno di questo antico monastero, oggi sede delle attività didattiche, perché abbiamo voluto restituire alla città una storia plurisecolare che si condensa in poche decine di metri. Il complesso, colpito da due eventi sismici, uno nel 1688 l'altro nel 1702, è stato ristrutturato più volte e dunque conserva tracce di stili diversi: in Chiesa si può vedere l'impianto originario tardo trecentesco a cui fa seguito un impianto barocco a cui segue un impianto settecentesco. Noi abbiamo voluto recuperare tutto questo con un percorso che è sia fisico che multimediale per restituire alla città un piccolo gioiellino”.
S’ADIM è un museo innovativo che, attraverso un allestimento interattivo e altamente inclusivo, offre un’esperienza immersiva unica, capace di coinvolgere tutti i visitatori senza barriere. Il museo valorizza la storia e il patrimonio del Complesso di Sant’Agostino, sede dell’Università del Sannio, integrando tecnologie digitali avanzate per esplorare i temi di Arte, Archeologia e Architettura.
Inoltre il rettore anticipa che è quasi pronto il progetto Sheril, per la creazione nella sede ex battistine di un Centro orientato ad attività di ricerca, trasferimento tecnologico, alta formazione, creazione d’impresa e divulgazione nel settore della tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
“Un progetto – conclude - che ci consentirà non solo la creazione avanzati laboratori di ricerca ma anche la creazione di un percorso immersivo, multimediale per valorizzare un altro piccolo gioiello”.