di Paola Iandolo
Ci sono nuovi episodi di turbata libertà degli incanti nell'avviso notificato a otto indagati nel Clan delle Aste. Oltre alle contestazioni già contenute nel processo Aste Ok - conclusosi con l'invio degli atti al pubblico ministero per la nuova formulazione dei capi di imputazione - sulla base degli accertamenti compiuti dopo l’aprile del 2024 vengono contestate tre nuove procedure esecutive nelle quali i presunti componenti del clan delle Aste avrebbe tentato di estorcere denaro agli esecutati. Episodi che i militari dell'Arma hanno accertato a settembre 2024. Nuove accuse che riguardano in particolare Livia Forte, Armando Aprile e Nicola Galdieri e uno dei due concorrenti esterni, Antonio Barone.
Per i magistrati dell'antimafia di Napoli, un ruolo apicale negli affari legati alle procedure esecutive lo ha avuto Nicola Galdieri considerato capo ed organizzatore del sodalizio, con funzioni di direzione del sodalizio medesimo, con il compito di intervenire, direttamente o per il tramite dei suoi “ragazzi” (e segnatamente per il tramite di Pagano Beniamino e Dello Russo Carlo).
Scattato il conto alla rovescia dei venti giorni entro cui sarà chiesto dalla Procura Antimafia la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti degli otto indagati.