di Paola Iandolo
Si è avvalso della facoltà di non rispondere F.S.G di Baiano nel corso dell'interrogatorio di garanzia previsto per stamattina davanti al gip Elena Di Bartolomeo per le accuse di tentato omidicio di Paolo Piccolo, venticinque napoletano in fin di vita nell'ospedale di Bellizzi Irpino. Il ventenne di Baiano - in carcere perchè accusato insieme al padre S.C. di aver ucciso Felice Lipppiello al termine di un litigio - non ha risposto a nessuna domanda. Il suo legale, Antonio Falconieri, non ha presentato alcuna istanza di attenuazione o revoca della misura, in attesa di presentare istanza di riesame.
La ricostruzione
Il 22 ottobre 2024, all’interno della Casa Circondariale di Avellino, si è verificata una violenta rivolta tra detenuti, culminata nel ferimento di un prigioniero. La ricostruzione dei fatti è stata resa possibile grazie all'analisi approfondita delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del carcere e alle dichiarazioni di alcuni testimoni, tra cui gli agenti penitenziari picchiati. Dalle indagini è emerso che un gruppo di detenuti, sotto la guida di uno degli arrestati, ha aggredito brutalmente il detenuto Paolo Piccolo.
L'aggressione è iniziata con il sequestro e il pestaggio degli agenti della polizia penitenziaria. In seguito, il gruppo di aggressori ha raggiunto la cella della vittima, trascinandola fuori con forza e colpendola ripetutamente con oggetti contundenti. L’uso di bastoni, calci e pugni, hanno avuto conseguenze gravi per Piccolo, che ha riportato traumi estesi, tra cui un ematoma celebrale. La sua prognosi resta riservata e il detenuto è ricoverato in terapia intensiva.