Benevento

Doppia operazione della Guardia di Finanza di Benevento. Nel mirino delle fiamme gialle il trasporto e lo smaltimento illecito di rifiuti.

Massima l'attenzione delle fiamme gialle anche sul fronte della polizia ambientale che testimonia ancora una volta l’impegno del Corpo nell’azione di controllo economico finanziario del territorio sannita, anche a tutela dell’ambiente e della salute dell’intera collettività.

Le operazioni

Due i sequestri in altrettante operazioni messe a segno dalle pattuglie impiegate lungo le arterie sannite anche con servizi di osservazione e impegnate quotidianamente nel controllo economico del territorio per prevenire e reprimere i traffici illeciti in genere. I militari dopo un capillare monitoraggio hanno fermato e sequestrato due grossi automezzi carichi di rifiuti.

La prima attività è scaturita dal controllo su strada di un autoarticolato, condotto da un camionista italiano che viaggiava lungo il raccordo autostradale 09 di Benevento con a bordo rifiuti “misti” prodotti in Piemonte e destinati in provincia di Avellino per lo smaltimento.

Da un primo controllo visivo dei rifiuti trasportati effettuato dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento veniva constatato che si trattava di rifiuti “speciali”. 
Avviati gli accertamenti sulla documentazione, è emerso che si trattava di un trasporto illecito di rifiuti.

Per questo motivo si è proceduto al sequestro del semirimorchio contenente 23 tonnellate circa di rifiuti speciali disposti in cubi, composti da scarti di vario genere non riciclabile - materiale in plastica, edilizio da risulta, ferroso, in gomma, in legno e parti di carrozzeria e alla denuncia del conducente del mezzo in concorso con altri quattro soggetti, resisi responsabili, a vario titolo, dei reati previsti e puniti dalla normativa in materia ambientale.

La seconda attività di controllo è scattata quando i militari del Nucleo, durante un pattugliamento del territorio sono entrati in azione in un capannone nella zona industriale di contrada Olivola alle porte di Benevento dove hanno scoperto la presenza di una massiccia giacenza di rifiuti di varia natura - materiale plastico, elettrico, edilizio, ferroso, in gomma, in legno, parti di carrozzeria ed altro non meglio classificato - disposti in cubi e alla rinfusa, nonché di un autoarticolato, anch’esso carico di rifiuti, pronti per essere scaricati sul suolo.

L’operazione ha consentito di  sequestrare il capannone di circa 6.000 metri quadrati nonché un ammontare complessivo di circa 30 tonnellate di rifiuti di vario genere ivi depositato oltre ad un rimorchio di un tir contenente altre 24 tonnellate circa di rifiuti - classificati in imballaggi di materiali misti – nonché la denuncia di sette persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati previsti e puniti dalla normativa in materia ambientale. 

Per le condotte illecite al vaglio della competente Autorità Giudiziaria, sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.