A seguito delle recenti scosse sismiche che hanno colpito la città di Napoli, il numero delle persone sgomberate dalle proprie abitazioni continua a crescere. Ad oggi, sono 262 le persone che sono state allontanate per motivi di sicurezza, per un totale di 123 nuclei familiari. Rispetto a ieri, quando il bilancio segnava 238 persone sgomberate, si registra un incremento di 24 persone.
In particolare, 60 dei sgomberati sono stati accolti in strutture alberghiere, mentre 173 hanno trovato soluzioni abitative autonome. Tra le strutture di accoglienza attivate, l’Hub di via Acate ospita 13 persone, mentre nella struttura di Marechiaro, presso il convento 'San Francesco d'Assisi', sono presenti 16 persone.
Il Comune di Napoli ha prontamente messo in campo diverse misure di supporto per i cittadini coinvolti. Le aree comunali di sosta e accoglienza rimangono operative, offrendo un rifugio temporaneo per chi ha perso la propria abitazione o per chi necessita di assistenza.
Le autorità locali continuano a monitorare la situazione e a coordinare gli interventi, assicurando la sicurezza dei cittadini e la gestione delle emergenze. I cittadini sgomberati, purtroppo, si trovano a fronteggiare una situazione incerta, ma grazie all’impegno delle istituzioni locali e alla solidarietà della comunità, si stanno cercando soluzioni per garantire loro un ritorno alla normalità.
Le forze di protezione civile sono al lavoro per valutare i danni strutturali e garantire che gli interventi di messa in sicurezza siano tempestivi ed efficaci. La situazione resta in evoluzione, con la speranza che le scosse non causino ulteriori danni e che la città possa presto riprendersi.