Avellino

di Paola Iandolo

Ha preso il via il processo sulla presunta truffa dei corsi di formazione organizzati dall’Alto Calore Servizi., mai effettuati realmente. Infatti - ad avviso della pubblicaaccusa - i corsi finiti nel mirino degli inquirenti sarebbero fittizi e finalizzati esclusivamente alla creazione di crediti d’imposta indebiti. Durante l’udienza - celebrata stamattina - sono state costituite le parti ed è stata aperta l'istruttoria dibattimentale. Il pubblico ministero Luigi Iglio ha presentato una lista di oltre cento testimoni che dovranno comparire nel corso del processo che si celebrerà nei prossime mesi davanti al tribunale in composizione collegiale, presieduto dal giudice Sonia Matarazzo. Il processo dopo le questioni preliminari è stato rinviato al 17 ottobre. Fissata anche la prossima udienza: per il 14 novembre.

Le accuse 

Gli imputati sono accusati di indebita compensazione fiscale, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, nel triennio 2019-2021 sarebbero stati indebitamente compensati crediti d’imposta per un totale di 632mila euro, usufruendo delle agevolazioni previste dalla legge 205/2017 per la formazione sulle tecnologie 4.0, in realtà mai erogata.

Gli imputati

Michelangelo Ciarcia, ex amministratore dell’Alto Calore, Pantaleone Trasi, collaboratore dell’ufficio di presidenza, Raffaele Castagnozzi, consulente e docente in alcuni dei corsi contestati e Gerardo Santoli, attuale sindaco di Santo Stefano del Sole, finito a processo in qualità di legale rappresentante della Si.Farm Srl.