Napoli

Lucia Simeone, segretaria dell’eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello, è stata posta agli arresti domiciliari dalla Corte di Appello di Napoli. L'ordinanza è arrivata a seguito di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità giudiziarie belghe nell’ambito di un’indagine su presunti pagamenti illeciti, per un ammontare di circa 46mila euro, versati a politici affinché si attivassero in favore del gigante cinese Huawei per la diffusione del 5G in Europa.

L’indagine belga accusa la Simeone di essere coinvolta in un’operazione di corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere. Le autorità belghe hanno richiesto l'estradizione della segretaria, avviando la procedura di consegna verso il Belgio.

Oggi, assistita dal suo avvocato, Antimo Giaccio, Lucia Simeone ha risposto alle domande del giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli. L’avvocato Giaccio ha dichiarato che la sua assistita è pronta ad affrontare il processo, sottolineando che la Simeone "non ha nulla da nascondere" e che intende chiarire la sua posizione.

Le accuse che pendono su di lei riguardano attività di corruzione legate all'influenza sui decisori politici europei, in un contesto che coinvolge anche il settore delle telecomunicazioni e le operazioni internazionali di Huawei. La vicenda, che ha attirato l’attenzione internazionale, continua a svilupparsi con risvolti che potrebbero interessare anche l’europarlamento e i suoi rapporti con le imprese straniere.

Il caso, infatti, si inserisce in un contesto più ampio di indagini su presunti conflitti di interesse e tentativi di influenzare le politiche europee a favore di determinati gruppi economici, come nel caso della controversa vicenda del 5G.

L’inchiesta è destinata a proseguire, e Lucia Simeone dovrà affrontare le autorità belghe per rispondere alle gravi accuse che le sono state mosse.