“Ci sono tante partite ravvicinate e poco tempo per recuperare: questo è il momento di gettare nella mischia tutte le risorse che abbiamo in rosa”. Il “nessuna preclusione” per gli elementi in rosa ripetuto in sede di conferenza di presentazione da Pasquale Marino si è subito trasformato in una “chiamata alle armi”. La salvezza in serie B non ha aspetti di minutaggio che tengono. Oltre ai pilastri, per la Salernitana ora è il momento di sfruttare la rosa extralarge per cercare di trovare le qualità necessarie per concludere con il sorriso quella che appariva fino a qualche settimana fa come una stagione maledetta.
Da fuori rosa a risorsa
Questione di caratteristiche ma anche di esperienza, di essere “mestieranti” di quella categoria in conta il fisico ma anche saper sopportare le pressioni di una corsa pazza, senza esclusioni di colpi. Quelli che hanno fiaccato il fisico di Cerri, con energie da centellinare. Il numero 90 è fondamentale nell’economia del gioco granata ma non insostituibile. Marino l’ha sfilato dalla sfida con il Cosenza nel cuore del secondo tempo. Al suo posto non la classica staffetta con Raimondo bensì il rilancio di Simy: il nigeriano, passato dall’essere fuori rosa dopo i rifiuti all’addio nel mercato di gennaio, prima di ritornare in gruppo con Breda su richiesta dei calciatori ed essere impiegato con la Carrarese per poi uscire di nuovo di scena, ora rappresenta una carta in più da giocare. Fisicità, senso della posizione, determinazione. Il suo desiderio è quello di centrare la salvezza prima di dire addio a giugno con il rimpianto di non aver confermato i 6 milioni di euro investiti dalla Salernitana nell’estate 2021 per strapparlo al Crotone.
Qualità e lucidità
Appena 16’ in tutto il 2025. Hrustic è rimasto ai margini del progetto tecnico di Breda: poco incline al dinamismo, qualità fondamentale nel 3-5-2 che il tecnico trevigiano aveva disegnato per la sua Salernitana. Con Marino, senza Zuccon e con la prova incolore di Tello, Marino si è affidato all’australiano che ha sfoderato una prova di grande impatto: lucidità nella gestione dei palloni, senso della posizione, la tecnica nel calcio fondamentale in occasione del gol del 2-0 e anche la personalità nel guidare il contropiede del 3-0 firmato Tongya. Sussulti di un talento da serie A, da numero 10 dell’Australia. Al Picco potrebbe arrivare la sua chance. Marino ci pensa. E intanto si gode il rilancio di due risorse per la corsa salvezza.