"In consiglio comunale ho chiesto al sindaco di prendere una posizione chiara e univoca sulla vicenda che vede coinvolte la Onmic, l’Università degli Studi di Salerno e la consigliera Tea Luigia Siano. Il sindaco non ha ovviamente apprezzato il mio intervento e, piuttosto che rispondere sulla questione etica e morale che coinvolge una sua consigliera di maggioranza ha preferito tentare l’attacco, definendomi "giacobina", con toni e modi dispregiativi del sostantivo usato". Comincia così la nota a firma di Claudia Pecoraro, consigliera comunale di minoranza al Comune di Salerno.
Il riferimento è al feroce scontro dialettico in aula a proposito della vicenda che riguarda la consigliera di maggioranza Tea Siano.
"Ho sorriso. Sorrido tuttora, ma poi ancora più fortemente mi indigno. Ha pensato di offendermi chiamandomi "giacobina", ma i Giacobini hanno lottato per liberare il popolo francese dall’oppressione monarchica portando avanti i principi di democrazia e uguaglianza - riprende Pecoraro -. Da quando questo è considerabile un’offesa? Non per me. A quanto pare però certamente per lui. Caro Sindaco, io sceglierò sempre di essere dalla parte degli interessi della collettività, nel rispetto assoluta della democrazia e e dell’uguaglianza, quello che è interessante capire davvero è da quanto tu hai scelto di non stare più dalla parte del popolo. Perché alla fine, pur in modo del tutto inconsapevole (ahinoi!), oggi la risposta dal sindaco l’abbiamo ottenuta: lui sceglie di non stare dalla parte del popolo, di non sostenere e combattere per i principi di democrazia e uguaglianza", l'affondo dell'esponente di opposizione.
Claudia Pecoraro ha poi assicurato che si continuerà a tenere alta l'attenzione, affinché si faccia chiarezza sull'accaduto. "Il sindaco Napoli ha scelto da che parte della storia stare, e non sarà mai la mia", l'ultimo affondo all'indirizzo del primo cittadino.