Ad Avellino si conferma l'attesa per le decisioni che saranno prese in merito ai lavori di adeguamento allo stadio "Partenio-Lombardi" in chiave Serie B. La vendita dell'impianto sportivo, il decreto regionale per i lavori, una nuova convenzione: ecco le tre soluzioni nello scenario con lo spettro dell'avvio di campionato a Frosinone per i lupi che vuole essere scongiurato dall'ambiente irpino.
"La vendita è un'occasione che la città non può perdere"
"Lo stadio è un bene che attualmente non fa parte dei beni disponibili. Innanzitutto la Giunta e, quindi, l'assessore Spiniello dovrebbe definire cosa fare nelle procedure. Lo stadio è un bene che può essere venduto. - ha affermato ad OttoChannel - canale 16 il presidente della Commissione Programmazione, Bilancio, Finanze e Tributi e Patrimonio, Nicola Giordano - Risolverebbe due vicende. C'è quella di carattere finanziario. Ricordo a me stesso che gli ultimi bilanci della Giunta Festa sono stati coperti con la vendita del Municipio. In questo momento non è un escamotage amministrativo-contabile, ma è una necessità. Il Comune di Avellino sottoscrive il patto con il Governo che prevede la vendita dei beni per bilanciare la parte corrente del bilancio. È un qualcosa che il Comune di Avellino ha già immaginato nel passato. Ora c'è un'altra necessità, quella di adeguare lo stadio per circa un milione e mezzo alle necessità della nuova categoria. È un'opportunità che la Città di Avellino chiede, è un'opportunità che il Comune deve mettere in campo non per dare la soddisfazione a chi gestisce la squadra o ai tifosi, ma perché un'opportunità che la città non può perdere.
"Il decreto regionale può risolvere i problemi dei lavori"
"Le strade sono due: la vendita dei beni e, quindi, dello stadio che a una valutazione oggettiva, che l'ufficio tecnico dovrà fare, cosa va aggiunta: coprirebbe la parte di disavanzo andando nella linea giusta che è quella del patto con il Governo e svincolerebbe il Comune da alcuni lavori che allo stato non è in grado di sostenere. Un milione e mezzo nel bilancio non c'è. Soluzioni alternative vanno trovate. - ha aggiunto Giordano - La vicenda legata alla Regione potrebbe aiutare. Il decreto che sembrerebbe una volontà del Governatore De Luca potrebbe risolvere nell'immediato i problemi dei lavori. Non risolve i problemi del bilancio, ma darebbe la possibilità all'amministrazione, con maggiore tranquillità, di prendere una decisione, che va presa perché la valorizzazione dei beni, che significa la vendita dei beni comunali, serve. Abbiamo sottoscritto un patto con il Governo. Serve per mettere il bilancio in equilibrio. Serve per garantire quei servizi che una eventuale mancanza di vendita andrebbe a condizionare. Non ce lo possiamo permettere, come non ci possiamo permettere una vicenda intermedia.
"La città non ha la necessità di un Commissariamento"
"Questa città ha necessità di politica, non ha necessità di un Commissariamento in questo momento perché può succedere l'azzeramento dei capitoli di spesa. La gente che è costretta a vivere con l'amministrazione, perché ha necessità, vedrebbe tagliati completamente i suoi bisogni. È una vicenda che nell'immediato, se i conti non sono a posto, determinerebbe una sciagura per la città. Dico questo senza voler tirare la volata a nessuno, senza parteggiare per nessuno, non mi iscrivo a nessuna delle fazioni che sono tutte all'interno della maggioranza. In questo momento bisogna avere responsabilità e fare l'interesse della città, dello sport e di chi continua a credere a questa città".