Il dirigente socialista lancia un appello per la sicurezza nei luoghi di lavoro: più controlli, una procura speciale e leggi più severe.
Morti sul lavoro in Italia: una tragedia quotidiana
In occasione della Festa dei Lavoratori, il dirigente del PSI Felice Iossa ha lanciato un duro monito sul tema della sicurezza:
“Gli infortuni sul lavoro sono troppo frequenti e derivano da modelli occupazionali sbagliati, precari e deregolamentati. È ora di dire basta.”
Il problema delle morti sul lavoro in Italia è diventato una vera emergenza sociale, con numeri che continuano a crescere, soprattutto nel Mezzogiorno. Napoli e la Campania restano tra le aree più colpite, con cantieri insicuri, mancanza di controlli e un alto tasso di lavoro nero.
Iossa: “La politica non può più restare a guardare”
Secondo Iossa, è necessario un cambio di passo a livello istituzionale. Tra le proposte: più ispettori e controlli nei luoghi di lavoro; sanzioni più severe per chi viola le norme di sicurezza; una procura speciale per le vittime del lavoro, sul modello di quella antimafia; ancora regolamentazione del sistema degli appalti e subappalti, oggi fuori controllo; infine investimenti nella formazione e nella cultura della prevenzione.
“Chi muore di lavoro è vittima di un omicidio colposo – ha affermato Iossa – non possiamo più tollerare che la logica del profitto venga prima della vita umana.”
Un caso simbolo: il macchinista del Monte Faito
La recente morte del macchinista della funivia del Monte Faito, avvenuta mentre svolgeva il suo dovere, è per Iossa un simbolo del fallimento del sistema di sicurezza:
“È inaccettabile. Ogni tragedia è una ferita collettiva. Non possiamo più permettere che chi esce di casa per lavorare rischi di non tornare.”
La sicurezza come valore sociale e battaglia unitaria
Felice Iossa ha concluso il suo intervento con un appello all’unità politica e sindacale: “La sicurezza è un valore sociale da difendere. I socialisti non arretreranno: vogliamo zero morti sul lavoro.”