"La nostra riflessione è guidata dalla dottrina o insegnamento sociale della chiesa, la quale offre quel sapere teorico-pratico che ci consente un approccio ampio alla dignità del lavoratore.
Si può così disporre di un paradigma pedagogico aperto alla trascendenza e, quindi, più omogeneo con l’umanesimo cristiano che oggi siamo chiamati a coniugare nella cultura. San Giuseppe era un carpentiere che ha lavorato onestamente per garantire il sostentamento della sua famiglia".
Sono le parole del vescovo Sergio Melillo, in occasione della ricorrenza del primo maggio, festa dei lavoratori, rivolte agli abitanti di contrada Tesoro ad Ariano Irpino, coincisa quest'anno con l'anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale. Presente il sindaco Enrico Franza, il vice Grazia Vallone e il sindacalista Michele Caso.
Melillo ha incontrato i lavoratori e le lavoratrici. Adesione a un patto di coscienza per restituire dignità e sicurezza al mondo del lavoro.
Celebrazione eucaristica per la santificazione e benedizione del lavoro e nel circolo della terza età, cena fraterna dai frutti del lavoro. Ognuno ha offerto qualcosa da condividere insieme.
E oggi giovedì 1° maggio festa di San Giuseppe artigiano. Alle 19.00 celebrazione eucaristica con la presenza del novello diacono Nico Santosuosso.
"Questa ricorrenza è per noi l’occasione di ritrovarci in questo luogo intorno al quale si può costruire e sviluppare la nostra vita spirituale e pastorale. Alla paterna protezione di San Giuseppe, vogliamo quindi affidarci e chiedergli che protegga il nostro lavoro. Come ha lavorato San Giuseppe, possiamo lavorare anche noi impegnandoci a dare un futuro migliore al mondo".