La nuova ondata di violenza

La Siria è di nuovo sprofondata nel caos, con oltre cento vittime accertate in pochi giorni a causa di un violento conflitto settario che coinvolge la minoranza drusa e milizie legate al governo centrale. Il bilancio, destinato ad aggravarsi, è stato diffuso da un centro di monitoraggio indipendente attivo nel Paese, che da anni documenta le atrocità della guerra civile.

I raid israeliani su Damasco

Nel pieno degli scontri, questa mattina cacciabombardieri israeliani hanno colpito una zona vicina al palazzo presidenziale di Damasco. Secondo le autorità israeliane, si è trattato di un’azione mirata a lanciare un avvertimento politico al regime siriano in merito al trattamento riservato alla comunità drusa. Il premier e ministro della Difesa di Tel Aviv ha sottolineato che l’intervento militare è stato deciso per proteggere una minoranza sempre più esposta a rappresaglie.

Tentativi di tregua e nuove strategie governative

Fonti governative siriane hanno fatto sapere di aver avviato contatti con i leader drusi per porre fine agli scontri e ripristinare l’ordine nelle aree coinvolte. Questi colloqui sembrano inserirsi in una strategia più ampia dell’attuale governo, che mira a inglobare le forze paramilitari operanti nel territorio in un’unica struttura militare nazionale, nel tentativo di consolidare il controllo e prevenire future rivolte.