Sarno

Con una lettera indirizzata ai vertici nazionali, regionali e provinciali del Partito Democratico, i coordinatori provinciali di Noi Moderati, Luigi Cerruti e FdI, Giuseppe Fabbricatore hanno chiesto ai rappresentanti del Nazareno un intervento pubblico in merito a quanto accaduto nei giorni scorsi in occasione del Consiglio comunale di Sarno. 

"Egregi, in qualità di dirigenti provinciali di Noi Moderati e Fratelli d’Italia, sentiamo il dovere di intervenire rispetto a quanto accaduto nel Consiglio comunale di Sarno del 29 aprile 2025, e a ciò che da mesi si ripete nell’aula consiliare con sempre maggiore frequenza. Il comportamento del sindaco di Sarno, Francesco Squillante, eletto con il sostegno del Partito Democratico, che è rappresentato anche in Giunta, è sistematicamente offensivo, arrogante e prepotente nei confronti di tutti i consiglieri di opposizione. In ogni seduta si assiste a toni denigratori, al rifiuto costante del confronto democratico e a un linguaggio istituzionalmente inaccettabile. Ma quanto accaduto nell’ultima seduta ha segnato un ulteriore salto di livello: in quell’occasione il sindaco ha rivolto alla consigliera comunale Maria Rosaria Aliberti, eletta in Noi Moderati, offese esplicitamente sessiste, definendola in aula pubblicamente “Miss” e “Comò”, con chiari intenti di derisione personale e svilimento della sua figura istituzionale e femminile.

Nella stessa seduta sono stati offesi anche altri consiglieri comunali di opposizione, con parole pesanti e atteggiamenti intimidatori. Ciò che sconcerta è il silenzio del Partito Democratico, che a ogni livello, locale, provinciale e nazionale, non ha ritenuto di prendere posizione rispetto a comportamenti che sono in palese contraddizione con i valori di rispetto, inclusione e difesa della dignità delle donne che quel partito ha sempre dichiarato di voler tutelare. Il silenzio, in questo caso, non è neutralità. È complicità. Non si può rivendicare impegno per i diritti delle donne nei convegni e poi tacere quando una donna viene pubblicamente umiliata solo perché è una voce libera e scomoda. Non si può promuovere la parità di genere e restare zitti davanti a un’offesa sessista pronunciata da un sindaco eletto con il sostegno del Partito Democratico e con assessori in Giunta. Per questo, chiediamo con fermezza al Partito Democratico di prendere pubblicamente le distanze dalle parole e dai comportamenti del sindaco Francesco Squillante e di formulare una chiara condanna politica e culturale rispetto a quanto accaduto. Le istituzioni sono un bene comune, non un’arena personale. Il rispetto, in democrazia, non è un favore: è un dovere".