Si trova ricoverato in terapia intensiva al Santobono di Napoli ma non è in pericolo di vita un bambino di 2 anni che ha ingerito una batteria a disco. Nella notte tra venerdì e sabato il piccolo è stato sottoposto a un intervento realizzato da una equipe multidisciplinare.
È stata la sorellina del bimbo ad accorgersi dell’ingestione di un corpo estraneo e a lanciare l’allarme. Dopo poco i primi sintomi: difficoltà nella deglutizione e abbondante salivazione. Immediata la corsa verso l’ospedale di Aversa, il più vicino a casa. Qui sono stati fatti i primi accertamenti e disposto il trasferimento al Santobono con una ambulanza.
Arrivato al presidio del Vomero da esame radiografico si è capito che il corpo estraneo fermatosi in esofago è una disk battery aderente all’esofago con una progressiva necrosi dei tessuti. Vani i tentativi di rimozione per via endoscopica e si è proceduto chirurgicamente attraverso il collo nell’esofago cervicale. Un intervento più invasivo che però ha consentito la rimozione dell’oggetto senza che provocasse ulteriori danni.
La batteria era ormai incastrata nell’esofago e rischiava di perforare la trachea e danneggiare l’aorta. Il piccolo, ora ricoverato in terapia intensiva non più in pericolo di vita, è ancora in prognosi riservata e sotto stretto monitoraggio per valutare l’evoluzione dei danni riportati all’apparato digerente.