Treni ogni ora invece che ogni 36 minuti, infrastrutture inadeguate e una proposta assurda: prenotare il posto sul treno per andare a scuola o a una visita medica. “È il fallimento di un'intera gestione”, afferma USB, che punta il dito contro l'amministrazione dell’azienda e la politica regionale.
Disservizi quotidiani, treni in ritardo o soppressi, infrastrutture fatiscenti e un piano di esercizio definito “inefficiente”. È questo il quadro critico tracciato dall’Unione Sindacale di Base (USB), che ha formalmente richiesto un incontro urgente con la dirigenza dell’Ente Autonomo Volturno (EAV), l’azienda pubblica che gestisce le linee ferroviarie suburbane flegree e vesuviane.
L’allarme lanciato dal sindacato riguarda la sicurezza e la qualità del servizio su due delle principali arterie ferroviarie della regione. Sulle linee flegree, USB denuncia “continui guasti al blocco elettrico centralizzato” che, secondo le normative di sicurezza, dovrebbero comportare la sospensione immediata della circolazione. E invece – sostengono i rappresentanti sindacali – “i treni continuano a viaggiare come se nulla fosse”.
Non va meglio sulla tratta vesuviana. Qui il problema principale è rappresentato da rotabili obsoleti, infrastrutture trascurate e un programma di esercizio che, secondo USB, “non risponde minimamente alle esigenze dell’utenza”. Il caso emblematico è la frequenza dei treni per Sorrento, ufficialmente ogni 36 minuti, ma che nella realtà – afferma il sindacato – si riduce spesso a un solo convoglio ogni ora, “quando tutto va bene”.
Il risultato è un servizio giudicato “fallimentare”, che penalizza non solo i pendolari della penisola sorrentina, ma anche i cittadini di comuni come Torre del Greco, Ercolano e Portici, costretti a subire continui disagi. “I ritardi e le criticità – si legge nella nota di USB – hanno un impatto diretto non solo sulla qualità della vita degli utenti, ma anche sulla sicurezza della rete ferroviaria”.
A inasprire ulteriormente il clima è stata la recente proposta di EAV di introdurre un sistema di prenotazione per i viaggiatori, idea che il sindacato boccia senza mezzi termini: “Come si può chiedere a studenti e lavoratori di prenotare un treno per andare a scuola o a una visita medica? È l’ennesima prova dell’incompetenza di chi gestisce l’azienda”.
Nel comunicato, l’USB va oltre la denuncia tecnica e chiama in causa anche la politica regionale, accusata di aver trasformato EAV in un “carrozzone clientelare” piuttosto che in un’azienda al servizio dei cittadini. Non mancano riferimenti a tensioni interne: “I nostri dirigenti sindacali sono stati emarginati, inascoltati, e in alcuni casi sono stati persino minacciati di licenziamento per aver segnalato problemi di sicurezza”.
Ora, il sindacato chiede un cambio radicale ai vertici dell’azienda, auspicando la nomina di tecnici competenti e indipendenti. “Serve una svolta vera – concludono – che restituisca dignità ai lavoratori e garantisca finalmente un servizio pubblico degno di questo nome”.