Proprio come la Salernitana, anche Nwanko Simy si è rialzato nel momento più difficile, dando un calcio alla crisi e ritrovando il sorriso. L'attaccante di Lagos sui social ha spiegato che pure nei periodi più bui si possono manifestare opportunità che vanno affrontate con il giusto atteggiamento. Un credo che il 32enne ha fatto suo: domenica contro il Mantova la punta ha dimostrato di poter essere ancora utile alla causa granata e di voler dare il proprio contributo in questa volata salvezza.
Entrato nella ripresa per far rifiatare Cerri, Simy ha messo il sigillo alla partita con un'azione che ne ha esaltato forza fisica e fiuto del gol. Trimboli ha provato in ogni modo ad arrestare la sua ripartenza, tirando platealmente la maglietta granata del numero 9, ma lo strappo dell'attaccante ha fatto la differenza, consentendo all'Arechi di far partire l'urlo liberatorio che aveva custodito nei minuti di sofferenza. Liberazione vissuta anche da Simy che, dopo aver visto il pallone rotolare in fondo al sacco, si è goduto l'abbraccio dei suoi compagni e, idealmente, quello dei 20mila presenti allo stadio.
Ora, dopo aver ritrovato il gol, il calciatore ha voglia di scrivere un finale diverso per questa stagione. D'altronde, con quattro reti messe a segno, l'ex Crotone è comunque il miglior realizzatore della Salernitana al pari di Soriano. Marino ha avuto il coraggio di rilanciarlo dopo un periodo d'inattività ed il nigeriano ha ricambiato con serietà e professionalità. Venerdì contro la Sampdoria potrebbe prefigurarsi una staffetta con Cerri, anche in considerazione dei due impegni ravvicinati. All'andata, tra l'altro, Simy segnò proprio ai blucerchiati nel match vinto 3-2 dai granata all'Arechi. L'ora del bis potrebbe non essere, poi, così lontana...