Il Tribunale di Napoli, X Sezione Civile, ha emesso una sentenza storica riguardante l'inquinamento acustico nel centro storico della città. La causa era stata intentata da un gruppo di residenti di Piazza Bellini, che lamentavano il disturbo causato dalla movida notturna. Il Comune di Napoli è stato condannato a risarcire i ricorrenti e a adottare misure per limitare il rumore.
Risarcimento ai Residenti
Il Tribunale ha ordinato al Comune di Napoli di risarcire i danni subiti dai residenti a causa delle immissioni sonore superiori ai limiti consentiti. Ogni ricorrente riceverà un risarcimento di 33.000 euro, per un totale di 330.000 euro.
Misure per Ridurre l'Inquinamento Acustico
Oltre al risarcimento, il Comune è stato obbligato a prendere provvedimenti per ridurre l'inquinamento acustico. Le misure includono: interdizione dell'uso di strumenti musicali amplificati come tamburi e bonghi senza previa autorizzazione; installazione di strutture fonoassorbenti o fonoriflettenti per limitare la propagazione del rumore; predisposizione di un servizio di vigilanza con l'impiego di agenti comunali per monitorare e controllare le immissioni sonore.
Reazioni alla Sentenza
Il presidente del Comitato Vivibilità Cittadina, avvocato Gennaro Esposito, ha commentato la sentenza come un "passo importante" per la tutela dei diritti dei cittadini. Ha sottolineato che la decisione si allinea con l'orientamento giurisprudenziale consolidato in numerosi tribunali italiani e recentemente confermato dalla Corte di Cassazione.
Implicazioni per la Città
Questa sentenza rappresenta un precedente significativo per la gestione dell'inquinamento acustico nelle aree urbane. Essa evidenzia la necessità di bilanciare le esigenze di svago con il diritto alla salute e al riposo dei residenti. Il Comune di Napoli è ora chiamato a implementare le misure ordinate dal Tribunale per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.