AGGIORNAMENTO 22 LUGLIO
Lascia il carcere, e vai ai domiciliari, Marco Senneca, 25 anni, di Telese Terme, che a metà maggio è stato condannato a 3 anni e 4 mesi per stalking e tentata estorsione ai danni di un'anziana. Il Tribunale ha accolto la richiesta degli avvocati Antonio Leone e Salvatore Verrillo ed ha scarcerato il giovane.
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Un'assoluzione piena e due condanne, così come aveva chiesto il pm Maria Dolores De Gaudio. E' la sentenza del Tribunale nel processo nato da una inchiesta dei carabinieri sul trattamento che a Telese Terme sarebbe stato riservato ad un'anziana, affetta da patologie invalidanti, dai componenti di due famiglie che abitano nello stesso palazzo.
Le pene
In particolare, la condanna a 3 anni e 4 mesi per stalking e tentata estorsione è scattata per Marco Senneca, 25 anni, assolto invece dall'accusa di estorsione perchè il fatto non sussiste. Un anno per stalking è invece la pena – la sospensione è stata subordinata alla partecipazione con esito positivo ad un percorso di riabilitazione – decisa per la madre Antonietta Iannelli, 57 anni.
Per entrambi gli imputati, difesi dall'avvocato Salvatore Verrillo, il risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, ed il pagamento di una provvisionale di 3mila euro alla parte civile, rappresentata dall'avvocato Umberto Diffidenti. Assolto invece da ogni contestazione, per non aver commesso il fatto e perchè il fatto non sussiste, Gianluca Ferri (avvocato Claudio Fusco), 44 anni.
I fatti contestati
Secondo gli inquirenti, la poverina avrebbe subito comportamenti aggressivi e vessatori che l'avrebbero precipitata in una condizione di ansia e paura, al punto da non uscire o di farlo in compagnia di una vicina. Le condotte contestate fanno riferimento alle espressioni che le sarebbero state rivolte con una cadenza di due volte a settimana. “Se vuoi vivere tranquilla e dormire ci devi dare i soldi, altrimenti...”, le avrebbero urlato, sferrando calci e pugni alla porta dell'abitazione, bussando a tutte le ore. In un'occasione l'anziana si sarebbe sentita chiedere 200 euro in cambio di sesso.
Durante la notte, poi, usando un attrezzo di ferro fatto passare tra le grate della ringhiera, sarebbero stati provocati forti rumori. Atteggiamenti costellati da minacce attraverso le quali la pensionata sarebbe stata costretta a consegnare ai due uomini 20- 40 euro tre volte a settimana per acquistare sigarette e pagare le bollette.