Napoli

Ancora sangue a Ponticelli. Poco prima della mezzanotte nel rione Conocall, Antonio De Cristofaro, detto Bombolone, vicino al clan Aprea è stato colpito.  Avrebbe compiuto 26 anni a settembre. Trasportato a Villa Betania  è morto nel presidio sanitario poco dopo l'arrivo, troppo gravi le ferite. 

Si riaccende la faida 

Un omicidio che riaccende la faida in atto tra i clan di Napoli est, a poche ore dalla notizia dalla sentenza di assoluzione "per non aver commesso il fatto" di alcuni esponenti del clan De Micco, ormai diventato l’organizzazione criminale egemone in quasi tutta Ponticelli, soprattutto in seguito all’indebolimento dei rivali del cartello De Luca Bossa-Minichini-CasellaAprea-Rinaldi, decapitato da arresti e condanne esemplari.  Il processo di primo grado ha portato alla sbarra il boss Marco De Micco, capo indiscusso del clan dei “Bodo”, e quattro suoi fedelissimi si è concluso in un inatteso flop: tutti assolti (come ha raccontato il Roma). 

Poche ore dopo la lettura del dispositivo, ignoti hanno esploso diverse batterie di fuochi d’artificio in via Edoardo Scarpetta e in via Masseria Molisso, due strade da tempo sotto lo stretto controllo del clan De Micco. 

Ponticelli è stata dichiarata soltanto due giorni fa zona rossa, malgrado questo provvedimento assunto dalla Prefettura la camorra non esita a sparare.

De Cristofaro è stato freddato mentre si trovava nel rione Conocal, storica roccaforte del clan D’Amico. Sul posto sono intervenute le volanti dell’Upg del commissariato di Ponticelli e gli investigatori della squadra mobile che indagano.

A carico del 26enne non risultano condanne per camorra ma in passato è stato accostato agli ambienti del clan Aprea.

Non è escluso che il giovane possa essere stato assassinato nell’ambito di scontro tra clan ma le indagini non escludono alcuna pista.