Napoli

Oltre quattro mesi di stop alla linea Napoli-Baiano, migliaia di pendolari lasciati a piedi e una decisione presa "senza confronto". È caos sulla Circumvesuviana dopo l’annuncio di EAV, la società che gestisce il trasporto ferroviario regionale, di sospendere il servizio da domani per lavori. I comitati dei pendolari hanno inviato una lettera accorata al prefetto di Napoli, Michele di Bari, denunciando un provvedimento "irrispettoso e discriminatorio", che rischia di paralizzare la vita di studenti, lavoratori e intere famiglie.

130 GIORNI DI STOP
La protesta nasce da una chiusura improvvisa: 130 giorni di stop, con scuole ancora aperte e picchi di attività lavorative, soprattutto nel settore agroalimentare. "Perché non intervenire durante la sospensione dello scorso anno?", si chiedono i rappresentanti dei comitati, che puntano il dito contro EAV: "Manca il rispetto per i diritti costituzionali delle persone".

Tra le critiche più dure, la scelta di non optare per turni notturni, come avviene sulla linea Sorrento, e il sospetto che i treni siano dirottati altrove per mascherare carenze gestionali. "Una mossa per guadagnare tempo, ma a ottobre sarà il collasso", avvertono.

Nella lettera, i nomi di Andrea, Giulia, Rosanna e altri pendolari diventano simbolo di un "popolo viaggiante" cancellato dai numeri. "Dieci, cento o mille – scrivono – sono storie, non statistiche". Enzo Ciniglio, Salvatore Ferraro e l’avvocato Marcello Fabbrocini chiedono al prefetto di bloccare la decisione e aprire un tavolo di confronto: "EAV scarica sui cittadini le sue inefficienze".