Avellino

"Ciao papà, ora starai selezionando una squadra fortissima tra gli angeli". Una frase struggende, un ricordo vivo e commovente per raccontare la grande passione che Pasquale Gengaro ha profuso nella pratica dello sport, della pallavvolo ad Avellino e non solo. Marilena, la primogenita del professore Gengaro, in un post sui social ha voluto salutare così, quello che in tanti amano ricordare come il grande maestro del volley in Irpinia.  Stamane nel cuore del centro antico di Avellino, nella Cattedrale del Duomo, i funerali. Tantissimi amici, parenti e familiari e sportivi della provincia si sono ritrovati nella cattedrale dell'Assunta per dare l'ultimo saluto al Maestro.

La storia di Pasquale Gengaro

Pasquale Gengaro si è spento all'alba di lunedì.Lascia i figli Marilena, Roberta, Antonella e Luca Antonio, la moglie Daniela oltre alla sorella Gina. Un dolore immenso per tutti gli sportivi della città, in particolare per gli amanti della pallavolo cresciuti con i suoi insegnamenti. Docente di educazione fisica, ha insegnato pallavolo per tanti anni nei licei e negli istituti scolastici della città e della provincia. L'Olimpica Avellino è stata la fucina di tanti giovani che si sono avvicinati e sono stati lanciati nel mondo del volley dal Maestro Gengaro. Appassionato di antiquariato, ha proposto oggetti, mobili e pezzi d'arte nel suo negozio "Antiqua".

Il ricordo di Saviano del Coni

Zio del consigliere comunale Antonio Gengaro, Pasquale viene ricordato con una lettera aperta dal delegato Coni di Avellino Giuseppe Saviano: “Un grave lutto per il mondo sportivo irpino. Il prof Pasquale Gengaro, il “Maestro”, lo ricordiamo per il grande impegno in tutte le discipline sportive e per la grande capacità di porsi, con grande empatia, ai suoi numerosissimi allievi. Il Maestro ha ottenuto, in tempi di grande difficoltà, risultati di rilievo nazionale e, pur essendo un cultore della pallavolo, ha dimostrato, concretamente, di interessarsi con successo alle più disparate discipline sportive".

Addio ad un riferimento umano e sportivo

"Il Maestro aveva, inoltre, una grande ed inusitata dote di sintesi, riuscendo, in poche lezioni, ad insegnare i fondamentali di qualsiasi attività sportiva - spiega Saviano -. E’ per noi la perdita di un riferimento importante, sul piano umano e sportivo. Il Maestro era ed è un personaggio che rimarrà nella storia dello sport non solo per i risultati conseguiti ma anche per il suo carattere schietto e sincero. Giungano alla sua Famiglia le più sentite condoglianze del Coni di Avellino”.