Componente della Commissione per la linguistica giudiziaria, istituita a marzo dall'Unione delle Camere penali italiane e presieduta dall’avvocato Iacopo Benevieri, di Roma.
E' la nomina che ha riguardato l'avvocato sannita Danilo Riccio, di Puglianello, iscritto alla Camera penale di Benevento, che è dunque uno degli undici membri dell'organismo nato perchè è “evidente che, più che spesso, gli operatori del diritto e, a caduta, tutti coloro che si occupano di cronaca giudiziaria, usino le parole in modo irriflessivo, ignorando o sottovalutando le implicazioni dell’uso improprio e inopportuno di un termine sia nella formulazione delle norme che nell’esercizio tutto dell’attività giudiziaria”.
L'Unioncamere sottolinea infatti che “il diritto penale è uno strumento di controllo sociale che incide fortemente sui beni fondamentali della persona e in primo luogo sui suoi diritti di libertà, così come su onore e reputazione, rapporti di lavoro e di famiglia, e più in generale sugli spazi di interazione sociale dell’individuo”, e impone “a chi si occupa di cronaca giudiziaria, prima della condanna definitiva, di “mantenersi entro binari rispettosi della presunzione d’innocenza essa deve informare sul processo, non allestirne uno parallelo ad uso e consumo dei mass media”.
“Credo tanto nell'attività forense e nelle buone pratiche linguistiche del processo. Spero di far bene e di dare il mio contributo”, commenta l'avvocato Riccio.