Ternana, Vicenza, Pescara e Cerignola. Una di queste seguirà Padova, Entella e Avellino in serie B, le altre tre dovranno leccarsi rapidamente le ferite e ricominciare dallo stesso gradino di chi ha terminato meno degnamente il campionato 24-25. E' la dura legge dei play off di C, dove partono in 28, ma una sola, dopo che tutte le altre hanno fatto il pieno di illusioni, festeggia la promozione in serie B.
Le "seconde" non hanno fallito l'appuntamento
A differenza dello scorso anno quando in semifinale arrivarono una sola seconda (Avellino) e ben tre terze (Benevento, Vicenza e Carrarese), questa volta le tre seconde sono approdate compatte alle semifinali (Ternana, Vicenza e Cerignola) e l'intruso è il Pescara che ha chiuso la stagione regolare da quarto. La squadra abruzzese è entrata in scena al secondo turno della fase a gironi (2-1 alla Pianese), per poi approdare alla fase nazionale come migliore quarta e dunque testa di serie (Catania-Pescara 0-1, 2-1). Un vantaggio che i ragazzi di Baldini hanno mantenuto anche nel secondo turno della fase nazionale, grazie alle eliminazioni di tutte le terze (Feralpi, Torres e Monopoli) e della vincente della Coppa Italia (Rimini). Qui, è storia recente, hanno avuto la meglio nettamente della Vis Pesaro e sono approdati alle semifinali. Dove, è bene ribadirlo, non ci saranno più privilegi e la composizione del tabellone (avversario e prima in casa) è stato affidato al sorteggio: si gioca su due partite e nella seconda in caso di parità ci saranno supplementari e rigori.
Semifinali domenica 25 e mercoledì 28
Due autentiche corazzate, Ternana e Vicenza si affrontano in semifinale, dall'altra parte si sfideranno Pescara e Cerignola. Domenica 25 e mercoledì 28 maggio. La squadra di Raffaele è l'ultima rimasta della pattuglia del girone C, alimenta il sogno che ha cullato a lungo anche nel corso della stagione regolare e sembra andare incontro al suo destino con grande serenità ed entusiasmo.
Play off a 28 squadre, una kermesse da "snellire"
La lunga kermesse di Lega Pro volge al termine: a tanti è piaciuta, soprattutto a chi l'ha guardata da spettatore non interessato. A molti sembra un'inutile e lunga maratona che di rado regala sorprese clamorose. Come è accaduto quest'anno: tanti hanno fatto a gomitate per entrare nella giostra finale, ma alla fine sono arrivate in fondo le squadre che sono entrate in ultimo, riposate e più attrezzate delle altre. Ridurre il numero delle partecipanti, in fondo, non proverebbe nessuno di spettacoli che già nessuno ricorda più.