Napoli

 

In occasione dello sciopero generale dei lavoratori della sanità privata indetto da Cgil, Cisl e Uil, a Napoli si è tenuta una manifestazione di protesta con corteo che partito da piazza del Plebiscito è giunto sin sotto il palazzo della regione Campania a Santa Lucia. Il resoconto come sempre puntuale di Gennaro Savio.

 

Lavoratrici e lavoratori operanti nel settore, come infermieri, Oss, fisioterapisti, tecnici sanitari e personale amministrativo, per un giorno hanno incrociato le braccia e in migliaia hanno marciato per le strade cittadine denunciando a gran voce il mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali e chiedendo, al tempo stesso, regole chiare e vincolanti per l'accreditamento sottolineando che le aziende sanitarie private che ricevono fondi pubblici devono garantire salari dignitosi e il rispetto dei diritti contrattuali come avviene nella sanità pubblica.

I massimi rappresentanti regionali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Marco D’Acunto, Nicola Di Donna e Luigi D’Emilio hanno spiegato nel dettaglio le ragioni della protesta.

"Oggi come in tutta Italia - ha dichiarato Marco D’Acunto Segretario generale regionale della funzione pubblica Cgil - anche in Campania sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata e della riabilitazione per protestare contro il blocco dei contratti e il blocco degli stipendi. Ma in Campania chiediamo anche norme più stringenti per gli accreditamenti e la fine del dumping contrattuale".

"Siamo in piazza - ha affermato Luigi D’Emilio, segretario generale della Fp Cisl di Napoli -,  per chiedere il rinnovo del contratto nella sanità privata che da circa tredici anni non si rinnova. E’ una vergogna. In tutta Italia si si discute e si fanno dibattici politici sul fatto che i salari sono bassi, ma poi non si rinnovano i contratti dei lavoratori in un settore che include il 50% dei servizi pubblici".

Sulla stessa lunghezza d’onda Nicola Di Donna, segretario generale della Uil Fpldella Uil Napoli e Campania, il quale ha sottolineato l’importante ruolo che può avere la regione Campania in merito alle richieste dei sindacati considerato che molti centri privati vengono sovvenzionati dalla Regione.

In piazza a solidarizzare con i professionisti sanitari era presente anche Paolo Esposito, presidente dell’ordine interprovinciale dei fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta.

"Oggi siamo scesi in piazza - ha dichiarato Esposito – per solidarizzare coi tanti colleghi fisioterapisti che hanno aderito allo sciopero. Pur non avendo un ruolo in materia sindacale, come ordine siamo sempre accanto ai nostri colleghi fisioterapisti e a tutti i professionisti sanitari che rivendicano  il riconoscimento dei propri diritti.”

Gli esponenti della Cgil durante il corteo hanno anche solidarizzato con i professionisti sanitari palestinesi.