Antonio Conte sente il traguardo vicino: mancano novanta minuti per entrare dritto nella storia del Napoli e del calcio italiano. Nessun allenatore ha vinto tre scudetti con squadre diversi, e soprattutto nessuno poteva immaginare un traguardo simile, alla sua prima stagione e dopo un decimo posto. E per completare l'opera di una stagione difficile e impegnativa, l'allenatore azzurro andrà sul sicuro: stessa formazione vista a Parma. Nessun dubbio. 4-4-2 con Raspadori e Lukaku in avanti, e Gilmour al posto di Lobotka. In difesa coppia formata da Rrahmani e Olivera. I tre infortunati, Lobotka, Buongiorno e Juan Jesus saranno in panchina anche se non dovrebbero essere disponibili.
L'allenatore azzurro, squalificato, seguirà il match dal "dirigibile" sopra la tribuna. «Una stagione molto ma molto impegnativa. È stata la prima volta in cui ho ricevuto prima di dare. Ho ricevuto una stima incondizionata, senza aver ancora dimostrato niente. È stata una spinta importante e una pressione altrettanto forte - ha detto Conte ieri in conferenza stampa - quando si sente di voler ripagare gente che ha fiducia sulla carta e sulla carriera, sul curriculum, ma che non aveva la possibilità di vedere che tipo di lavoro avremmo affrontato. Ho sentito molto il peso sulle spalle. Questo è fuori dubbio. Qualsiasi cosa veniva fatta per me, ma non è vero. Qualsiasi cosa è stata fatta per il club, e non per accontentare me. Abbiamo cercato di indirizzare per la crescita del club».