"La lezione di Carlo Pisacane tra pedagogia, politica, diritto ed estetica". L’evento è promosso dal comitato per le celebrazioni di Carlo Pisacane, in collaborazione con l’ente storico di interesse culturale, Biblioteca di Castel Capuano, Alfredo De Marsico, l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, l’Universidad de San Isidro, l’Universidad de Buenos Aires, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, la Fondazione Castel Capuano, la Fondazione dell’avvocatura napoletana per l’alta formazione forense, il Centro Studi Leonardo La Puma, il Centro Studi e Documentazione “Carlo Pisacane” di Sapri, l’“Associazione Carlo Pisacane” di Ponza, il Rotaract Castel dell’Ovo, l’Associazione internazionale “Philosophy of Human Rights”.
Sono previsti, fra gli altri, gli interventi di Antonio Garofalo (Magnifico Rettore Università “Parthenope”), Francesco Urraro (Vicepresidente - Consiglio di Presidenza del Consiglio di Stato), Gianpiero Zinzi (Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere), Aurelio Grimaldi (regista, sceneggiatore e scrittore), Maddalena Corvaglia (conduttrice televisiva, showgirl, ambasciatrice dell’Associazione “Philosophy of Human Rights”), Barbara Petrillo (ballerina, attrice e showgirl italiana) e tanti altri ancora. L'elenco è davvero lunghissimo.
Come ha evidenziato il presidente del comitato per le celebrazioni di Carlo Pisacane, Leone Melillo, “Carlo Pisacane afferma un modello educativo con il quale la conoscenza di sé ricerca le attitudini, le attese esistenziali, la proiezione di sé in una prospettiva futura, protesa alla rivoluzione come istruzione.
Una scelta che consente di trasformare la preesistente e discorde varietà di lingue, di costumi, di interessi, di bisogni, di tendenze, di aspirazioni, per amalgamare gli spiriti e le idee, e cementare, quindi, la comunanza degli interessi e dell’indirizzo politico.
In questo modo, ma dopo e nell’educazione e poi con e nell’istruzione, si apre un ulteriore processo: quello relativo allo sviluppo personale dei soggetti dotati di coscienza propria e di proprie scale di valori e di un proprio progetto di vita.
Evidenze che affermano, con Pisacane, la rivoluzione morale come istruzione, per un nuovo modello educativo che vuole supportare la riflessione sulle caratteristiche e sulle dinamiche della scolarità e della cultura in quanto punti forti della costruzione di quella identità nazionale che anche in Italia appare oggi in crisi e in cerca di nuove legittimazioni.
Una dimensione affermata da Carlo Pisacane che vive come questa ricerca si propone di definire, la rivoluzione come istruzione, per l’educazione”.