Benevento

Al Liberati dicono di aver rivisto “gli occhi della tigre”. E chi se non Alexis Ferrante può mostrare a tutti quelli “originali”? Lui da sempre è “El tigre” e proprio quando pensi che li abbia ormai spenti quegli occhi, li fa brillare di nuovo. Nella semifinale play off contro la sorprendente Giana, la sfida l'ha risolta lui, con un gol da antologia, una girata al volo col suo sinistro indirizzata nell'angolino. Nel primo tempo aveva anche colpito una traversa. Liverani lo aveva scelto un po' a sorpresa al posto di Cianci e lui l'ha ripagato. Non è stato un gran campionato per l'argentino (28 spezzoni di partita, 2 gol), come non lo fu l'anno scorso in giallorosso, 32 partite (play off compresi) e 5 gol. Il calcio è così: vive di cadute e di rinascite. 

Il francese triste è tornato a sorridere

Ricordate Maxime Leverbe? Si proprio uno dei protagonisti in negativo della retrocessione dalla B. Il francese si è riciclato al Vicenza ed è diventato un titolare inamovibile: per lui 38 partite e 5 gol. L'ultimo allo Scida di Crotone, con un perentorio colpo di testa a superare D'Alterio. Per lui prestazioni convincenti e risultati. 

Letizia, un gol che vale la semifinale

E che dire di Gaetano Letizia, autore di un gol incredibile nella sfida d'andata con la Vis Pesaro, in ricordo di quelli segnati in giallorosso nella massima serie contro Samp e Udinese. Sulle sue doti balistiche nessuno ha mai avuto dubbi, i problemi che lo hanno allontanato dal Sannio sono stati, come tutti sanno, altri. 

Farioli ora fa il verso alla Premier League

Questa è stata anche la settimana di Francesco Farioli, l'allenatore meno reclamizzato che sia mai passato per Benevento. Brevemente: lui faceva parte dello staff di De Zerbi, che lo chiamò come preparatore dei portieri nella sua avventura nel Sannio e lo portò con sé poi anche a Sassuolo. Poi il 36enne di Barga, in provincia di Lucca, ha cominciato a camminare sulle sue gambe ed ha iniziato a fare cose impensabili: prima i turchi del Karagümrük, poi ancora in Turchia con l'Alanyaspor, prima di approdare in Francia al Nizza e l'anno scorso addirittura all'Ajax. In Olanda ha perso il campionato nelle ultime 5 partite nonostante avesse ben 9 punti di vantaggio sul Psv. L'amarezza ha prevalso sulla voglia dei lancieri di trattenerlo: “Io e la dirigenza abbiamo gli stessi obiettivi per il futuro, ma abbiamo visioni e tempi diversi su come dovremmo lavorare e operare per raggiungerli". Ha ambizioni da vendere Francesco, che a Benevento ricordano in pochi. Ora però si parla di lui come possibile tecnico della Roma, anche se sembra più veritiero poterlo vedere in Pemier League, nel campionato inglese, forse il più competitivo di Europa. “A me - ha spiegato - non interessa il brand e l’importanza della squadra. Ciò che conta è il modo in cui si vogliono fare le cose e la scorsa estate l'Ajax era ciò che volevo. Era lo step giusto per la mia carriera e ora vedremo quale sarà il prossimo. Sono una persona molto esigente. Prima di andare in una squadra metto sul tavolo i miei pregi e i miei difetti. Voglio trovare un club che sia disposto a lottare insieme a me".

Nella foto Francesco Farioli