Il Pescara ipoteca la finale, l'Audace Cerignola si lecca le ferite di una semifinale in cui ogni cosa è andata per il verso sbagliato. Vincono 4 a 1 gli abruzzesi, esorcizzando le paure iniziali, dall'infortunio a Pellecani, che viene sostituito da un immenso Gaetano Letizia, ai due gol annullati per fuorigioco, al rigore parato da Plizzari in avvio di ripresa e al palo colpito da Ashik poco dopo. Era il 12' della ripresa e se i pugliesi fossero stati in vantaggio non ci sarebbe stato quasi nulla da dire. Ma da quel momento tutto è girato da parte del Pescara che al 21' è passato in vantaggio in contropiede con Meazzi, al 27' ha raddoppiato ancora in ripartenza con lo scatenato Meazzi, al 32' il Cerignola ha perso Capomaggio per espulsione, al 38' gli abruzzesi hanno servito il tris con Tonin, il quarto gol è arrivato al 44' sempre grazie all'attaccante scuola Milan. Il gol del momentaneo 3 a 1 di Cuppone non ha cambiato le sorti della gara. Difficile credere in un capovolgimento di fronte all'Adriatico: un nome nel tabellone alla voce finale c'è già.
Vicenza e Ternana, polveri bagnate
Tra Vicenza e Ternana nulla di fatto nel primo atto. Al Menti c'è voluto anche un super-Confente per evitare che gli umbri si prendessero la partita. A Vecchi è mancato il “loco” Ferrari, ma spera che possa essere determinante nella semifinale di ritorno al Liberati. Tutta da giocare per capire chi affiancherà nell'etichetta della finale il Pescara di Baldini.
Nella foto l'espulsione di Galo Capomaggio, il colpo di grazia per il Cerignola