Melito Irpino

Un evento straordinario e irripetibile, il primo sotto la guida universale di Papa Leone XIV e che vede come protagonista la provincia di Avellino, in modo particolare le aree interne e la diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia.

A Melito Irpino, la consacrazione della chiesa di San Pio, attraverso il rito solenne dell’unzione dell’altare, nel giorno della nascita del frate di Pietrelcina.

Una solennità che ha fatto registrare un vero e proprio bagno di folla intorno al dinamico parroco don Michele Puopolo, grande trascinatore della comunità melitese e al Vescovo Sergio Melillo, accolto con grande calore dal popolo melitese. 

Quattro giornate molto partecipate dalla popolazione. Dalla catechesi in preparazione alla consacrazione, alla meditazione e suggestiva processione con le reliquie e la statua di San Pio, dalla chiesa madre a quella del frate delle stimmate. Ieri mattina l’iniziativa “Un fiore per San Pio” che ha visto protagonisti soprattutto i bambini fino al momento clou con la consacrazione.

E’ la realizzazione di un grande sogno, partito da lontano e tra non pochi ostacoli e che oggi vede gioire soprattutto il grande benefattore, compianto Antonio Sorrentino e tante persone che hanno prestato gratuitamente la loro manodopera come il mastro Pietro Boggia e lo scalpellino dalle mani d’oro Angelo Maria Sciarappa.

Un centro votivo rinato dopo un periodo di estremo abbandono e che oggi diventa il fiore all’occhiello della comunità melitese.

Dopo circa 30 anni, dalla costruzione di quell’edicola votiva in segno di devozione a Padre Pio ad una chiesa in cui si prega e celebra la santa messa. Un Paese ordinato con all’ingresso un grande segno di cristianità, che da ieri ha il sigillo ufficiale del Vescovo Sergio Melillo.