Napoli

Come Pio Maimone e Santo Romano: aggredito per una scarpa sporcata. Nuova violenza a Napoli, stavolta la vittima, “se la cava” con 4 punti di sutura sotto l’occhio. Pestato anche l’amico, con problemi di deambulazione, accorso in aiuto. L’appello dei familiari: ”Chi ha visto , parli”. Borrelli: “Ancora un’aggressione, una tragedia sfiorata per futili motivi. Basta silenzi, basta omertà, basta con la cultura della violenza”

La brutale aggressione è avvenuta nella notte tra sabato e domenica. un giovane è stato pestato con ferocia, davanti a numerosi testimoni durante la movida notturna di Piazzetta Orientale, per una birra caduta a terra che avrebbe “sporcato una scarpa”.

Ad aggredirlo  secondo quanto riportato dalle sorelle della vittima  un ragazzo accompagnato dalla fidanzata, che ha prima provocato, poi colpito il ragazzo con calci e pugni. La famiglia dopo aver sporto denuncia, ha pubblicato foto, dettagli, attraverso la pagina del deputato Avs Francesco Borrelli, chiede che le forze dell’ordine facciano luce su quanto accaduto e che i responsabili paghino per le loro azioni.

"A chi ha visto e taciuto, chiedo di riflettere. Il silenzio protegge i colpevoli. Ma parlare, denunciare, significa proteggere tutti: le vostre famiglie, i vostri figli, il futuro della nostra città.Non permetteremo che la violenza diventi la norma.Chiediamo giustizia. Chiediamo che chi ha aggredito mio fratello venga individuato e punito. Ma soprattutto, chiediamo un cambiamento: culturale, sociale e umano. Perché nessuno debba più subire ciò che ha subito lui.”

“Un episodio agghiacciante, che ci riporta ancora una volta a una realtà inaccettabile: quella di ragazzi che si sentono padroni della notte, della strada, della vita degli altri - dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi -Sinistra Francesco Emilio Borrelli, contattato dai familiari della vittima —Come già accaduto a Francesco Pio Maimone e Santo Romano, la scintilla è una futilità, ma la violenza è cieca, spropositata, devastante. Si rischia la morte per un graffio a una scarpa. È inaccettabile. È ora di dire basta al culto della violenza come linguaggio dominante tra le nuove generazioni. E basta anche all’omertà: chi ha visto parli. Non si può più tacere. Il silenzio è complice della violenza".