Hanno cercato di giustificare la loro condotta con le difficoltà economiche in cui versano, spiegando anche perchè avevano deciso di compiere i furti a Benevento in provincia. A Napoli sarebbe stato più facile riconoscerci, hanno sostenuto, dicendosi disponibili a risarcire i danni, i due fratelli partenopei - 22 e 27 anni - beccati dalla polizia per aver sottratto decine di confezioni di caffè in due supermercati nel capoluogo sannita e a San Giorgio del Sannio.
Difesi dall'avvocato Laura Cancellieri, i due indagati hanno offerto le loro dichiarazioni al gip Loredana Camerlengo che, al termine dell'udienza di convalida, li ha rimessi in libertà - erano ai domiciliari - con l'obbligo di dimora a Napoli.