Avellino

di Paola Iandolo 

Distruzione intercettazioni sensibili su Dolce Vita: accusa e difese ferme sulle proprie posizioni. Il nodo da sciogliere riguarda sei intercettazioni ritenute sensibili e non utili ai fini processuali. Dopo la discussione delle parti il gip si è riservato e potrebbe rendere nota la sua decisione in serata o al massimo domani. 

ll Pm in aula ha ribadito il parere contrario alla distruzione dei file indicati, ritenendo quei sei file ancora utili alle indagini. Soprattutto ha messo in evidenza la volontà di non voler frammentare molto il materiale probatorio acquisito. Di parere opposto i difensori dei due principali indagati, Gianluca Festa (ex sindaco di Avellino) e dell'architetto Fabio Guerriero, che ne contestano l'irrilevanza investigativa di alcune intercettazioni.

In aula dalle difese (rappresentate dagli avvocati Luigi Petrillo, Concetta Mari e Marino Capone) sono state lette anche alcune intercettazioni indicate dalle difese dei due indagati, mostrando il contenuto irrisorio delle stesse ai fini processuali. Un esempio riguardano le ferie di un dirigente comunale finito sotto inchiesta insieme ad altri 27 indagati per i quali la procura di Avellino potrebbe accingersi a firmare l'eventuale richuesta di rinvio a giudizio.