Napoli

Non servirà molto, forse due o tre giorni, e Antonio Conte darà la sua risposta sul futuro a Napoli. Lasciare o partire: la decisione è sua. Il presidente azzurro ha praticamente acconsentito a tutte le sue richieste: mercato, centro sportivo, e soprattutto una strategia diversa sul mercato. Avrebbe ammesso l’errore sulla cessione di Kvaratskhelia, ma non per l’addio del georgiano: piuttosto sulla sua mancata sostituzione. Conte non ha considerato Okafor un elemento sufficiente per sostituire l’attuale giocatore del Psg. De Laurentiis si sarebbe impegnato a impedire che tali situazioni possano ripetersi. 

Conte non ha potuto fare altro cheaccettare una serena riflessione, anche se la sua volontà di partire resta prevalente. Ed è per questo che nell’incontro di ieri è stata anche imbastita la risoluzione consensuale, senza penali né risarcimenti per nessuna delle parti.La mattinata dal Papa e poi a casa di De Laurentiis per un summit sul futuro tecnico. Dopo tre ore di incontro tra il presidente del Napoli, Antonio Conte, il ds Manna e l’amministratore Chiavelli la fumata è stata grigia. Le parti si sono prese tempo per riflettere e capire cosa fare.L’allenatore salentino, dopo la festa sul Lungomare e il tuffo tra duecentomila tifosi presenti sembra aver avutoqualche ripensamento. Ma questo non vuole dire che abbia cambiato idea. La Juve l’ha cercato e lui è desideroso di tornare alla casa madre.