"Dove sono finite le compostiere? Quanti comuni le usano davvero? E cosa ha fatto l’Arpac con i 400mila euro ricevuti?".
Sono queste alcune delle domande che la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà rivolge alla Giunta De Luca con un’interrogazione depositata in queste ore, in merito al “Programma Straordinario per il Compostaggio di Prossimità” finanziato con oltre 21 milioni di euro di fondi pubblici.
L’interrogazione entra nel merito di un progetto che puzza più dei rifiuti che dovrebbe trattare, con numeri sconcertanti: 15 milioni di euro per forniture, 800mila per attività comunali, 400mila per una convenzione con Arpac e quasi 5 milioni per stipendi a 200 operatori per 18 mesi. Ma i risultati? Compostiere consegnate ma non funzionanti? Fondi distribuiti senza trasparenza e un silenzio istituzionale assordante?
"È inaccettabile - dichiara Muscarà - che si parli di transizione ecologica e poi si lascino marcire nei depositi le compostiere acquistate. La Regione deve rispondere: quante compostiere sono attive, in quali comuni, e a che cosa sono serviti concretamente questi soldi?"
Nell’interrogazione vengono richiesti dati precisi: numero delle compostiere effettivamente funzionanti, comuni che hanno ricevuto i fondi, attività svolte dall’Arpac, e operatori realmente impiegati.
"Questa è l’ennesima dimostrazione di una politica fatta di bandi e passerelle, che annuncia soluzioni green ma lascia le periferie sommerse dai rifiuti. Non staremo a guardare. Chiediamo trasparenza e risposte immediate", conclude la consigliera.