Avellino

"È sempre bello vivere questi momenti, ma non ci distraggono. Siamo al lavoro per la programmazione. Stiamo lavorando, ma ci sono momenti come questi, da vivere". A margine della "Festa dell'Avellino a modo nostro", organizzata dal gruppo "Quelli dell'89" in collaborazione con l'ASD Città di Solofra al Campo Sportivo "Agostino Gallucci", intervista al presidente dei lupi, Angelo Antonio D'Agostino: "Fiuggi o Rivisondoli? Stiamo valutando ed entro qualche giorno definiremo dove sviluppare la preparazione. - ha spiegato il massimo dirigente dell'US Avellino - Sarà uno dei posti immaginati nei giorni scorsi. Si è deciso di andare più verso nord per una questione di organizzazione. Abbiamo ancora un po' di tempo per la soluzione migliore e per la scelta consona". 

"Ottimi risultati con le tessere fedeltà"

"Le tessere fedeltà e la capienza dello stadio? Speriamo che ci sia quanto prima il via per i lavori di adeguamento. Abbiamo già risposto alla gestione. La fidelity sta ottenendo ottimi risultati. È importante avere questi numeri, lo stadio pieno e questo entusiasmo. L'area scouting? Ci sono diversi nomi. Abbiamo avuto un altro incontro nelle scorse ore. Non abbiamo ufficializzato nulla. È una delle aree che vogliamo far crescere. Crediamo tanto nell'area scouting per avere altri calciatori giovani di proprietà. Sull'organizzazione stiamo lavorando per implementare in alcuni ruoli. È tutto sul tavolo. Il mercato? Sulla rosa è presto, ma stiamo definendo prima le uscite per farci trovare pronti. Il mercato inizierà il primo luglio. C'è ancora un mese di tempo, ma le idee sono abbastanza chiare".

"Nessun club vuole la Serie B a 22"

"Penalizzazioni tra Serie B e Serie C e il -4 del Brescia? Il calcio sta vivendo una nuova fase complicata. Anche la Serie A ha problemi. Ci sono questioni da risolvere. Non si può essere superficiali. Una squadra di calcio merita progetti concreti e pianificazione. Le entrate sono minime. Occorre lavorare in modo tecnico. Che Serie B sarà e c'è il rischio di un torneo a 22? Non penso che succederà. Ho avuto qualche colloquio con i vertici e non mi sembra che ci siano club aperti a una soluzione di questo tipo. Si rischia solo di aumentare i problemi. Dobbiamo creare le condizioni della sostenibilità. Per evitare questi casi non credo che il passaggio a 22 possa garantire un miglioramento".