Benevento

La prima classifica della prossima serie C sembra più una cartina delle temperature che una vera e propria graduatoria: Trapani -8, Triestina -9, Lucchese -14, Brescia -4 (le rondinelle hanno pagato metà della penalizzazione con la retrocessione dalla B... l'altra la sconteranno il prossimo anno). Quattro società con problemi differenti, ma con un unico denominatore, una penalizzazione pesante che già pregiudica il cammino nel prossimo campionato. La Lucchese fa storia a sé: è già fallita e molto probabilmente non riuscirà ad iscriversi. Ma non è mica finita qua. 

Le rivelazioni dell'Espresso sui crediti di imposta

Un'inchiesta dell'Espresso svela che sarebbero almeno nove le società di C (c'era anche lo scomparso Taranto), oltre a Brescia e Trapani che hanno fatto ricorso ai crediti fiscali per le imposte Irpef e Inps dovute e si sono dichiarate truffate. A febbraio si sono tutte rivolte a tale Gianluca Alfieri “un venticinquenne con parecchie referenze fasulle – scrive l'Espresso - a cominciare dalle attestazioni di settore Bankitalia e dalla presunta sede legale della sua società in via Monte Napoleone a Milano. Alfieri ha venduto crediti di imposta inesistenti e ha incassato il bottino su un conto corrente di Finom, un’istituzione di moneta elettronica (Emi) con sede a Cipro, autorizzata dalla banca centrale olandese e fondata dal russo Oleg Laguta, ex di Sberbank, assieme a tre connazionali”.Insomma non sembra affatto che questo cosiddetto “Gruppo Alfieri” potesse essere presentabile, ma quel che è certo è che in tanti vi hanno fatto ricorso. Il meccanismo dei crediti fiscali, soprattutto di quelli provenienti dai bonus varati dal governo di Giuseppe Conte dopo la pandemia, consente di far girare la “carta” coprendo le truffe a monte. Così l'ineffabile Alfieri ha ceduto al Brescia crediti inesistenti e derivanti da cinque società (Ng costruzioni, Siam, Studio paghe 2000, Honda srl, San Pietro) clienti di Alfieri stesso. Ora tutto è nelle mani della Guardia di Finanza, ma quel che è certo è che la Figc ha dovuto sbrigarsi perchè ha tempi diversi. Così ha calato la scure e ora trema quasi tutto il mondo della C.

Iscrizione alla serie C entro il 6 giugno

E' risaputo che la data di scadenza per l’iscrizione al prossimo campionato è fissata al 6 giugno 2025. Un anticipo pensato per garantire controlli più puntuali da parte della Covisoc, che il 9 giugno verificherà tutta la documentazione. Non è dato sapere cosa accadrà tra dieci giorni, ma viene spontaneo tornare con la mente a quanto è stato dichiarato dopo l'esclusione di Taranto e Turris dallo scorso campionato: tutti, a cominciare dai vertici della Figc, hanno invocato una riforma che deve giocoforza partire da una riduzione dell'organico. Bè, se continuiamo a pensare di voler per forza sostituire chi non è in grado di iscriversi con altre società provenienti da ogni categoria, allora il numero delle società professionistiche in Italia rimarrà sempre di 100, il più alto in Europa

Riforme non più procrastinabili

Perchè non iniziare la riforma proprio adesso? Chi è in regola formerà il nuovo organico di serie C, chi non ha i requisiti farà domanda di iscrizione nei dilettanti. Altrimenti si andrà avanti sempre secondo il vecchio costume italico, aspettando tempi migliori. Che non arriveranno...