di Paola Iandolo
Chiuse le indagini sull'inchiesta che ha smascherato un’ associazione a delinquere dedita alla creazione e alla commercializzazione di fittizi crediti di imposta derivanti da ” bonus facciata” per interventi mai realizzati, nonché, per presunte indebite compensazioni d’imposta e riciclaggio. L’inchiesta condotta dai militari del Nucleo Pef-Sezione Tutela Economia della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del colonnello Leonardo Erre, che avevano anche eseguito tredici misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio, dopo gli interrogatori preventivi scattati a seguito della richiesta di misura cautelare firmata dal pm della Procura della Repubblica di Avellino Luigi Iglio. Il magistrato che ha coordinato le indagini dei militari delle Fiamme Gialle, ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di diciassette indagati nel procedimento.
Le contestazioni
Contestata al dominus del gruppo, il quarantacinquenne avellinese Maurizio De Simone - coinvolto in altre indagini relative anche alla vicenda della Pistoiese calcio - il reato di indebita compensazione, in quanto nel cassetto fiscale della società riconducibile allo stesso erano confluite somme successivamente, reimpiegate nella società calcistica toscana militante nella Serie D, di cui risultava il gestore e titolare di fatto, una parte dei proventi illeciti, derivanti anche da ulteriori contesti illeciti en in cui la compagine risultata essere attiva, come l’indebita fruizione di crediti d’imposta ACE (Aiuto alla Crescita Economica), per cui avrebbe fatto risultare un aumento del capitale sociale solo fittizio. Oltre al Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Avellino, un ruolo importante è stato determinato anche dalla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Avellino, nell’ambito del “protocollo investigativo stipulato a gennaio del 2022 tra il Comando Provinciale, I’Agenzia delle Entrate e la Procura della Repubblica guidata da Domenico Airoma.
Il modus operandi
A De Simone gli inquirenti gli contestano il ruolo di ideatore, promotore e organizzatore dell'associazione finalizzata alla truffa per conseguire erogazioni pubbliche. Per gli inquirenti era il gestore di fatto delle socictà Des Group srl, Ada System srl ed Electro Store srls che generavano e si cedevano i crediti d’imposta fraudolentemente creati. Società controllate attraverso prestanome a cui veniva formalmente affidata l’amministrazione e la rappresentanza legale delle società. Mair Alexander alias Fritz, per gli inquirenti sarebbe insieme a Maurizio De Simone ideatore promotore e organizzatore dell’associazione per delinquere al pari di De Simone Maurizio. Mair sarebbe il referente nel territorio del Veneto per la creazione e la commercializzazione dei crediti d’imposta da bonus edilizi di cui avrebbero beneficiato più società riconducibili allo stesso.
Le verifiche
Le indagini della Sezione Tutela Economia del Nucleo Pef delle Fiamme Gialle ri Avellino, agli ordini del colonnello Leonardo Erre, sono state avviate dal 2022, quando una serie di soggetti beneficiari dei “bonus facciate” erano stati segnalati alla Procura della Repubblica di Avellino. Nello specifico nel mirino dei militari delle Fiamme Gialle erano finite ventidue comunicazioni di cessione effettuate da sette beneficiari a favore delle società riferibili a De Simone, ovvero la Ada System srl e la Electro Store srl, per un importo di circa 5 milioni di euro, per crediti per spese apparentemente sostenute per lavori edilizi, cessioni che erano state sospese dall’Ufficio controlli della Direzione Provinciale di Avelino all’esito dei controlli preventivi. Tutte presentate telematicamente dallo stesso intermediario, il commercialista A.G, ed avevano ad oggetto tutte l’intervento di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti.