Danilo Iervolino abbraccia nuovamente la squadra. Ma soprattutto mantiene la promessa. Sei giorni dopo la prima visita al gruppo, il patron si stringe nuovamente alla squadra con l’intenzione di replicare l’incontro con i calciatori anche settimana prossima. Un segnale di grande vicinanza al gruppo, costretto a navigare a vista, ora almeno proiettato a poter lavorare su due date (15 e 20 giugno) che devono essere però ancora definite dalla Lega B per il playout. Un altro pasticcio di un papocchio che tiene la Salernitana in gabbia, spalle al muro, costretta a doversi giocare la permanenza in cadetteria senza conoscere ancora ufficialmente chi sarà il proprio avversario. Ma soprattutto anche la dimostrazione di un amore ritrovato alla causa granata, viatico importante per immaginare anche il futuro sportivo del club.
Le parole del patron
Nelle parole di Iervolino, in cerchio a centrocampo con al suo fianco anche l'ad Maurizio Milan e il ds Marco Valentini, nessun riferimento al caso Brescia, alle scelte di un sistema che per l’ambiente granata sembra aver attivato una pericolosa trappola. Attraverso il campo, con lo spirito ritrovato sotto la guida Marino, la Salernitana ha le qualità per evitarla e festeggiare una salvezza in serie B che sarebbe più che giusta solo per la gestione impeccabile sotto il profilo mentale, con una squadra fiaccata da un’attesa snervante. Proprio queste sono state le corde toccate da Iervolino che ha dato il “cinque” all’intera squadra e ha ribadito il suo motto: “Uniti si vince”. Poi lo sguardo dalla panchina alla partitina in famiglia decisa dal gol di Ferrari con tanto di esultanza diventata virale.