"Insegniamo ad amare. Non è solo uno slogan, ma un’urgenza civile, morale, educativa. Il dolore che ci ha scosso in questi giorni, dopo la tragedia che ha colpito Afragola e tutta l’area nord di Napoli, non può lasciarci indifferenti.
La morte di Martina Carbonaro e quella, altrettanto assurda, di Santo Romano, sono ferite aperte nella nostra comunità e in ognuno di noi.
Sono simboli, purtroppo tragici, di un malessere profondo che attraversa le vite di troppi giovani. Ragazzi lasciati soli, senza punti di riferimento, senza strumenti per gestire le emozioni, senza una guida educativa forte, presente, consapevole".
È con queste parole che il sindaco Raffaele Bene annuncia il consiglio comunale monotematico contro la violenza giovanile, in programma mercoledì 4 giugno alle ore 9:30 presso il Palacasoria Domenico D'Alise.
“Abbiamo voluto spostare il consiglio comunale fuori dalla sede istituzionale, in un luogo capiente e aperto come il PalaCasoria, perché vogliamo che questa sia una seduta pubblica, partecipata, condivisa. Un momento di confronto vero tra istituzioni, scuole, associazioni, famiglie e soprattutto giovani. Non possiamo limitarci alla condanna di ciò che è accaduto: dobbiamo aprire un dialogo concreto e costante su come prevenire tutto questo. Su come rieducare al rispetto, all’empatia, all’ascolto, all’amore. I nostri ragazzi devono poter contare su adulti credibili e presenti.”
A promuovere e coordinare la seduta straordinaria è il presidente del consiglio comunale Pasquale Tignola, che ha accolto l’urgenza di trasformare un’emozione collettiva in un’occasione di impegno civico:
“Non sarà un consiglio comunale come gli altri. Sarà una seduta aperta al territorio, alla cittadinanza, ai docenti, agli studenti, alle associazioni, a chiunque voglia intervenire. L'obiettivo è fare di questa assemblea un momento di ascolto attivo, un terreno fertile per idee, proposte e impegni da costruire insieme.”
Particolare attenzione è stata dedicata dal consiglio comunale, e in particolare dalla consigliera comunale Roberta Giova, al coinvolgimento del mondo scolastico:
“Le scuole saranno al centro di questo percorso perché è lì che può e deve nascere una nuova cultura delle relazioni. Una cultura in cui le emozioni non esplodano in rabbia, in cui il rispetto dell’altro sia più forte del bisogno di affermarsi con la violenza.”
Alla seduta parteciperanno rappresentanti istituzionali del territorio, dirigenti scolastici, associazioni civiche, culturali e realtà giovanili del comprensorio. Nel nome di Martina, di Santo e di tutti i giovani coi quali costruire un futuro diverso.
“Questa non sarà solo un’occasione per ricordare - conclude il sindaco Bene - ma per reagire. Come comunità educante, come istituzioni locali, come cittadini. Casoria non resterà a guardare. Casoria agirà. E lo farà mettendo al centro le emozioni dei giovani, perché è lì che oggi si combatte la più importante delle battaglie: quella per la vita, per la dignità, per l’amore.”