Avellino

Dal cuore di Avellino, dalla chiesa Cattedrale della Madonna della Santissima Assunta del Rione Terra, una omelia per riflettere sulla tragedia di Martina Carbonaro, uccisa dal suo ex a soli 14 anni. In una cattedrale gremita, in occasione della ultima domenica delle Prime Comunioni con i giovanissimi fedeli della comunità religiosa della diocesi di Avellino, don Pasquale Iannuzzo ha rivolto un pensiero a Martina, uccisa dal suo ex per un rifiuto. Nella sua omelia don Pasquale ha deciso di riflettere e accompagnare i ragazzi in una necessaria riflessione su quanto avvenuto ad Afragola dicendo: “Il vero amore dà la forza di fare un passo indietro. Non per arrendersi, ma per accettare la perdita. Per lasciare andare ciò che non possiamo più trattenere, con la certezza che l’amore vero non finisce, ma si trasforma in presenza silenziosa, in memoria viva, in luce nel cuore.", ha spiegato ai fedeli Don Pasquale Iannuzzo nella Cattedrale di Avellino."L’amore non uccide mai, perchè l’amore è libertà di essere - ha detto "-.Martina è stata lapidata dal suo fidanzato di 19 anni, Alessio Tucci perché, a quanto pare, aveva deciso di lasciarlo. 
Martina Carbonaro aveva 14 anni. Aveva sogni, come tutte le ragazze della sua età, ma è stata uccisa.
Uccisa da chi diceva di amarla, da chi non ha saputo tollerare il dolore di essere lasciato, da chi ha trasformato la frustrazione in rabbia cieca, brutale.
Un masso. Un armadio. Un corpo nascosto, annullato, cancellato. La tragedia di Martina è il racconto della violenza, che Don Pasquale come tanti parroci ha deciso di affrontare dal suo altare per riflettere e maturare con i suoi fedeli la consapevolezza di dire no alla violenza e ai femminicidi.