Ha rinunciato alla sede di Benevento. E' la scelta operata dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, uno dei dodici candidati alla guida dell'ufficio inquirente sannita, retto dal procuratore aggiunto Gianfranco Scarfò dopo la nomina di Aldo Policastro come procuratore generale.
Restano da definire le motivazioni che hanno spinto Cantone, un magistrato notissimo anche per essere stato dal 2014 al 2019 al vertice dell'Autorità nazionale anticorruzione. In precedenza aveva lavorato presso la Procura di Napoli, poi all'Ufficio massimario della Cassazione, dove era tornato dopo la fine dell'incarico all'Anac. Infine, dal 2020, procuratore di Perugia.
Scendono a undici, dunque, coloro che hanno presentato domanda per la Procura di Benevento: Nicola D'Angelo, dal 2018 procuratore di Campobasso, Marilia Capitanio e Patrizia Filomena Rosa, due sostituti in forza alla Procura di Benevento, Anna Frasca, di Benevento, pm della Dda e in precedenza nel capoluogo sannita, Roberto Patscot, anch'egli alla Dda, Antonio Clemente, di Montesarchio, fino al 2013 a Benevento e poi alla Procura di Roma, Raffaello Falcone (procuratore aggiunto) Maurizio Giordano, Cesare Sirignano, sostituti presso la Procura di Napoli (e tutti con esperienza alla Dda ,Sirignano anche alla Dna) ), Giovanni Corona, sostituto presso il Tribunale di Napoli nord, e Vincenzo Senatore, sostituto pg presso la Cassazione.
Oltre al procurataore, il Csm dovrà nominare, come è noto, anche il presidente del Tribunale di Benevento: una funzione attualmente svolta dal giuidce Ennio Ricci, che è in corsa al pari di Antonio Buccaro, al vertice della I sezione civile del Tribunale di Foggia, Michele Russo, presidente facente funzioni del Tribunale di Larino, e Gianpiero Scocca, presidente della VII sezione civile del Tribunale di Napoli.