"Oggi si è riunito nuovamente il Tavolo Tecnico promosso dal Comune di Salerno per affrontare, con responsabilità e serietà, una delle questioni ambientali e sanitarie più delicate della nostra città: la presenza dello stabilimento delle Fonderie Pisano in una zona ormai densamente urbanizzata". Lo ha affermato in una nota il presidente della Commissione Ambiente, Arturo Iannelli.
"In questi giorni abbiamo letto e ascoltato dichiarazioni da parte di alcuni soggetti che hanno definito il Tavolo una “farsa politica” e ne hanno criticato la composizione. È doveroso chiarire che il Tavolo Tecnico, per sua natura, è composto da soggetti istituzionali e tecnici. Non è un’arena politica, non è uno spazio per battaglie ideologiche, ma uno strumento operativo pensato per lavorare su una questione complessa, con rigore, metodo e trasparenza. Il confronto con i cittadini, con le amministrazioni locali coinvolte e anche con l’azienda avverrà nei modi e nei tempi opportuni, ma attraverso un percorso distinto e coerente. Lo stesso Comune si impegnerà a promuovere strumenti di ascolto e partecipazione pubblica, affinché nessuna voce venga esclusa.
Siamo tutti d’accordo: lo stabilimento delle Fonderie Pisano non è più compatibile con il luogo in cui oggi si trova, una zona residenziale, abitata da famiglie che meritano tutela, rispetto e serenità. Il trasferimento dell’impianto in un’area più idonea è una scelta doverosa e necessaria, e il Comune si sta muovendo, con serietà e determinazione, in questa direzione.
Teniamo insieme due valori fondamentali: la salute dei cittadini e la tutela del lavoro. Non si può scegliere tra l’una e l’altro: si devono garantire entrambi. Per questo, la proposta presentata in audizione dalla proprietà dello stabilimento prevede la realizzazione di un impianto moderno, con forni a induzione al posto dei vecchi forni alimentati a carbon coke, alimentati da energia pulita prodotta da impianti fotovoltaici, e con tecnologie di ultima generazione capaci di ridurre drasticamente l’impatto ambientale. Una fabbrica così può rappresentare un’opportunità, non solo per l’occupazione, ma per un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile e più giusto.
Dobbiamo dirlo con franchezza: in passato si è commesso un errore. Quando si sono aperte le possibilità di un trasferimento, non si è costruito un dialogo vero con le popolazioni locali. Si è scelto il silenzio o, peggio ancora, si è lasciato spazio solo alla paura. E così è nata una narrazione, che ha finito per colpire anche il nuovo modello di azienda, ancora da realizzare, dipingendolo fin da ora come un mostro, come una minaccia da rifiutare ovunque. Ma una fabbrica moderna, pulita, sostenibile, è un’opportunità, non un problema. Può portare nuova economia, creare un polo metalmeccanico qualificato, generare indotto, occupazione e sviluppo.
Siamo disponibili a dialogare con tutti i territori, a confrontarci con tutte le comunità locali, a spiegare con chiarezza che questa non è la difesa di un’industria inquinante, ma la costruzione di un’alternativa possibile. Il Comune non arretra, non si nasconde, non si presta alla strumentalizzazione.
La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha rafforzato l’urgenza del controllo, non del dibattito. E il Comune ha sempre vigilato: in questi anni è stato in costante contatto con l’ARPAC, con l’ASL e con tutti gli enti competenti, e i riscontri ottenuti hanno indicato che i parametri di legge venivano rispettati. Non ci stiamo “svegliando ora”: la sentenza ha dato nuova forza al percorso già avviato, ma non ha imposto una chiusura immediata, bensì ha chiesto alle autorità italiane di “adoperarsi” per tutelare la salute pubblica. È esattamente ciò che stiamo facendo.
Ci stupisce, quindi, che proprio da chi ha ricoperto ruoli apicali nella politica nazionale o regionale, oggi arrivino critiche che sembrano ignorare la complessità della vicenda e il lavoro che in questi anni è stato svolto, anche da loro stessi. Chi ha avuto il potere di chiudere o trasferire non l’ha fatto. Noi stiamo costruendo una strada diversa, concreta, coraggiosa, fondata su soluzioni reali.
Il Comune c’è. È al fianco dei cittadini. Lavora per la salute, per il lavoro, per il bene comune. E continuerà a farlo con passione, con trasparenza e con coraggio".