Il sindaco di Avellino Laura Nargi valuta le dimissioni e incontra il prefetto Riflesso, dopo l'ennesima giornata di incontri e confronti per provare a superare la crisi. Se da un lato i confronti in prefettura sono all'ordine del giorno, per preparare il concerto di Serena Brancale di Sabato in città, dall'altro la sindaca prova a trovare la giusta soluzione.
Scontro aperto con i festiani
Scontro aperto i festiani e sfuma l'accordo con il Pd. Oggi ultimi incontri per decidere: domani si torna in consiglio comunale e mercoledì prossimo c'è la nuova seduta per approvare il Bilancio Consuntivo 2024. Sedute cruciali. Se domani c'è la presentazione dei tre nuovi assessori nominati dalla stessa Nargi Iannaccone, Accomando e Spiniello, mercoledì prossimo si vota un documento essenziale per la stabilità del governo Nargi.
Il governo di salute pubblica
La guerra politica al Comune di Avellino è aperta, ma visti i numeri dei festiani in consiglio comunale l’unica alternativa percorribile potrebbe essere quella di un “governo di salute pubblica”: tutti uniti in un unico fronte anti-Festa. Se il sindaco presentasse le dimissioni avrebbe venti giorni per ritirarle, durante i quali sondare la possibilita` di costruire nuove maggioranze. L’ipotesi è suggestiva, ma per la sindaca Nargi non sarebbe certo facile prendere una decisione del genere. Non facile, ma anche non impossibile: alla ‘nuova’ maggioranza basterebbe raggiungere un numero minimo di consiglieri, per portare avanti la consiliatura così come è già accaduto in passato, ai tempi del sindaco Paolo Foti. La strada di un governo di salute pubblica resta però ancora uno degli scenari probabili proprio se Nargi si presentasse dimissionaria. Accordo programmatico per un governo di scopo magari rientrando sotto l'ala del centrosinistra, compagine di nascita e riferimento di Nargi. Operazione non semplice, rispetto alla quale però tanto i vertici provinciali del Pd, quanto del Movimento cinque stelle e di “Per Avellino” si sono gia` detti contrari.